rotate-mobile
Cronaca

Nubifragio, agricoltura in ginocchio: in certe zone ko il 100% della produzione

Nella giornata di lunedì 24 giugno, sono stati 90 i volontari coordinati dalla Protezione Civile della Provincia di Rimini che hanno lavorato ininterrottamente fino a questa mattina per prestare le prime azioni di soccorso alla cittadinanza locale

Nella giornata di lunedì 24 giugno, sono stati 90 i volontari coordinati dalla Protezione Civile della Provincia di Rimini che hanno lavorato ininterrottamente fino a questa mattina per prestare le prime azioni di soccorso alla cittadinanza locale (soprattutto a Rimini e Riccione) colpita dall’eccezionale ondata di maltempo. In particolare sono stati impiegati, anche grazie all’aiuto dei colleghi provenienti dalle province di Bologna, Forlì Cesena, Ferrara e Ravenna, 21 squadre di volontari attivi fino alle 6.00 di questa mattina. Al momento, grazie alla turnazione, sono attive già dal  primo mattino altre 20 squadre di volontari.

La sala radio dei volontari della Protezione civile della Provincia di Rimini è rimasta operativa per tutta la notte; tante le segnalazioni ricevute, al momento si possono quantificare in 300 le operazioni di soccorso da compiere in giornata, contando anche sull’arrivo di nuovi rinforzi. Sono attesi infatti nel primo pomeriggio nuovi arrivi di volontari provenienti in particolare dalla provincia di Bologna, 8 squadre più nuovi strumenti (in particolare altre pompe idrovore da utilizzare nei sottopassaggi e nelle cantine allagate), almeno 10 quelle che garantiranno anche la copertura della nottata.

Lo stato dei fiumi è andato gradualmente migliorando dopo l’improvvisa piena di ieri sera. La particolare caratteristica delle precipitazioni, intense ma molto localizzate sul tratto di costa e collinare tra Rimini e Riccione, ha fatto si che non sia arrivato dalla sorgente a monte delle nostre aste fluviali ulteriore flusso piovano. Tra i canali quello che attualmente mostra, pur nei limiti, la maggiore portata è quello dell’Ausa.

A questi già gravi problemi, ill primo entroterra riminese ha dovuto aggiungere quello della grandine che messo in ginocchio le colture di pregio della nostra agricoltura locale. Di questo si è parlato nella seduta del Tavolo Verde provinciale convocata d’urgenza stamane presso l’assessorato Agricoltura della Provincia di Rimini.

Le associazioni di categoria (CIA, Coldiretti e Confagricoltura) hanno presentato un primo, impressionante, quadro di quanto accaduto. Nelle aree, approssimativamente, comprese tra i fiumi Marecchia e Marano (comuni di Rimini e Coriano), le zone più colpite sono state: zona carceri (Via Santa Cristina), San Martino in Venti, Montecieco, Covignano-Grotta Rossa, Sant’Aquilina, Gaiofana e Ospedaletto.

Le colture maggiormente danneggiate – in molti casi, per il 100 per 100 della produzione - sono state: i vigneti e gli oliveti (fra le colture arboree); i cereali (grano, mais, sorgo); le colture portaseme e il girasole.

Nella consapevolezza della gravità di questo evento calamitoso, andato a colpire un settore già fortemente segnato dalla crisi economica, al momento si stanno valutando tutte le possibili forme di intervento, non escluse le iniziative di solidarietà locale.

Si cercherà di fare pressione sulle autorità competenti per mettere in campo, ad esempio, forme di sgravi fiscali: IMU, Tares, esenzioni dall’imposta sul reddito agrario, esenzione dal contributo di registro imprese presso la Camera di Commercio; nonché le eventuali possibilità di attivazione di aiuti/sgravi dal Fondo di solidarietà nazionale.

 
“Si tratta degli interventi minimi ipotizzabili – ha spiegato l’assessore provinciale all’Agricoltura Juri Magrini -. Oltre alle autorità attive sul territorio, il mio appello va anche agli Istituti di credito: infatti, non possiamo dimenticare le ricadute che un evento simile potrebbe comportare sull’occupazione. E’ purtroppo già prevedibile un calo di richiesta di manodopera su scala provinciale nel settore agricolo da oggi a fine anno, con gravi ripercussioni sul sistema economico locale”.

 Non è al momento pervenuta formalmente alcuna allerta meteo per i prossimi giorni, la situazione è comunque costantemente monitorata; secondo le previsioni meteo, dopo una timida tregua tra oggi e domani, sono previste nuove precipitazioni, ma di intensità decisamente ridotte rispetto al nubifragio di ieri, tra le giornate di giovedì e venerdì prossimo.
 
“In una situazione di grande ed improvvisa emergenza come quella che stiamo vivendo – sottolinea Mario Galasso, assessore alla Protezione Civile della Provincia di Rimini – si sta rivelando fondamentale il ruolo dei volontari della Protezione Civile della Provincia di Rimini e di quelli arrivati da tutta la Regione Emilia-Romagna. Gente che questa mattina, dopo la nottata passata a svuotare cantine e soccorrere cittadini in difficoltà, è tornata al loro abituale impiego quotidiano. Molti di questi non dormiranno e torneranno a darci una mano insieme ai colleghi in arrivo oggi da Bologna. Un ruolo sempre più indispensabile il loro, anche perché senza questo contributo non avremmo forze sufficienti per affrontare l’emergenza. A loro in particolare va tutta la mia riconoscenza, oltre naturalmente che alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco con cui stiamo lavorando insieme con grande spirito di collaborazione”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nubifragio, agricoltura in ginocchio: in certe zone ko il 100% della produzione

RiminiToday è in caricamento