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Cronaca

Nuovo e clamoroso intoppo per la riapertura dell'aeroporto "Federico Fellini"

Secondo la nuova società di gestione, nella giornata di lunedì è stato vietato l'accesso agli uffici amministrativi ai dipedenti di AiRiminum

È una situazione davvero kafkiana quella che AIRiminum 2014 si trova ad affrontare dopo aver ottenuto la certificazione ENAC e mentre sale l'attesa per la riapertura dell'aeroporto Federico Fellini di Rimini: da oggi i dipendenti non hanno accesso agli uffici, le chiavi sono state richieste indietro lunedì da Paolo Trapani, già direttore generale della fallita Aeradria, che ha dichiarato di agire su richiesta di Maria Concetta Laudato direttore di ENAC - Emilia Romagna. A questo punto non ci sono certezze nemmeno sull'incontro della presidente Laura Fincato e del nuovo direttore generale Marco Consalvo con le rappresentanze sindacali, incontro programmato per mercoledì pomeriggio. "Difficilmente potremo ragionare su scenari positivi - afferma Fincato - visto che si continuano a sollevare le asticelle degli ostacoli che forse qualcuno vuol rendere insuperabili, a danno dell'economia di tutta la Riviera. Per prima cosa mi rivolgerò al Prefetto: questi inspiegabili e continui stop-and-go stanno compromettendo l’obiettivo che AIRiminum 2014 si era prefigurato, quello di dare una pronta risposta alle istanze del territorio e della stessa ENAC per una riapertura dell’aerostazione già ai primi di marzo".

L'annuncio di una richiesta di risarcimento danni - a partire dagli stipendi che AIRiminum 2014 deve pagare anche se ai suoi 14 dipendenti non è consentito lavorare - è contenuto in una lettera dell'amministratore unico della società Leonardo Corbucci al direttore generale di ENAC Alessio Quaranta. Corbucci sottolinea come "nonostante finora tutti gli sforzi di AIRiminum 2014, volti a soddisfare le legittime richieste dell’ENAC e delle altre autorità coinvolte, abbiano sempre raggiunto i risultati nei termini attesi (spesso addirittura con qualche giorno di anticipo), abbiamo dovuto spesso superare faticosamente una serie di ostacoli inaspettati apposti dalla Direzione Aeroportuale Emilia Romagna rifacendosi ad adempimenti burocratici".

Corbucci cita numerosi esempi, a partire dal notam che impediva l'accesso all'aeroporto al team di certificazione: è stato emesso il 31 dicembre 2014, con la motivazione che era scaduta l'assicurazione del curatore. Purtroppo non era stato dato alcun avviso preventivo ad AIRiminum 2014 al fine di gestire in maniera efficace la problematica: il team di certificazione ha avuto accesso al sedime aeroportuale solo il 13 gennaio, dopo che la società aveva stipulato e prodotto il certificato dell’assicurazione su tutti i beni demaniali nonostante ancora formalmente non in possesso degli stessi. Oggi è stato raggiunto il paradosso con la decisione della Direzione Aeroportuale Emilia Romagna di impedire ai dipendenti di AIRiminum 2014 di accedere agli uffici amministrativi dell’ex Aeradria: le stanze erano occupate ormai da due settimane, dopo che era stato raggiunto l’accordo con il curatore fallimentare.

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