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Cronaca

Oltre 30mila richieste al 118: una media di 94 al giorno

La media è di 94 chiamate circa al giorno, con un minimo di una settantina al giorno nel mese di gennaio a picchi di 130 circa al giorno nel mese di luglio. Si tratta di richieste di intervento di gravità variabile

Centrale operativa Romagnasoccorso e Attività del Laboratorio Analisi, al centro di una seduta del Comitato Consultivo Misto di Rimini. Per quanto riguarda la Centrale Operativa 118, il dottor Giorgio Guerra (Direttore Tecnico dei Presidi Ospedalieri dell’A.USL) ha spiegato che dal territorio di Rimini alla Centrale Operativa Romagnasoccorso sono arrivate, nel 2010, 34.561 richieste di intervento; di queste circa la metà, e precisamente 18.530 arrivano da Rimini città.

La media è di 94 chiamate circa al giorno, con un minimo di una settantina al giorno nel mese di gennaio a picchi di 130 circa al giorno nel mese di luglio. Si tratta di richieste di intervento di gravità variabile: un 3 per cento è classificato come codice bianco (cioè nessuna gravità), un 40 per cento circa come codici verdi (lieve gravità, anche in questo caso la chiamata al 118 è impropria), 36 per cento codici gialli (media gravità), 21 per cento codici rossi (gravi).

Sul territorio provinciale sono distribuite, per l’emergenza, 12 ambulanze: 3 a Rimini più un’auto medicalizzata (2 all'Ospedale “Infermi” e 1 sul territorio); 2 a Riccione più un’auto medicalizzata (all'Ospedale “Ceccarini”); 1 a Bellaria con medico a bordo (presso la sede A.USL di piazza del Popolo, 1); 1 a Cattolica (all'Ospedale “Cervesi”); 1 a Santarcangelo (all'Ospedale “Franchini”); 1 a Morciano (presso la sede A.USL di via Arno, 40) 3 a Novafeltria di cui una con medico (2, di cui una con medico presso l'Ospedale “Sacra Famiglia” e 1 presso la postazione di Ponte Messa).

A questo che è l'assetto per tutti e 12 i mesi si aggiungono, in estate, 6 ambulanze distribuite lungo tutta la costa, un'ulteriore ambulanza all'Ospedale di Rimini e un'ulteriore ambulanza all'Ospedale di Riccione. Si aggiungono poi gli interventi dell'elisoccorso: nel 2010 sono stati 65. Per quanto attiene i tempi d'intervento dei mezzi di soccorso sono rispettati gli standard regionali.

Nella stessa seduta del Consiglio Consultivo Misto di Rimini il dottor Gianbattista Volpones, responsabile dei Laboratori Analisi dell'A.USL di Rimini, ha illustrato la relativa attività, anche in relazione ai rapporti con il Laboratorio Unico di Area Vasta di Pievesestina, evidenziando, tra l'altro, come dopo un primo, breve, periodo in cui vi erano stati dei lievi disguidi tecnici, ora l'attività della struttura di Pievesestina sia a perfetto regime e soddisfacente per tutte e quattro le Aziende USL dell'Area Vasta Romagna.

Protocolli comuni, e soprattutto la stretta collaborazione con i medici di famiglia del territorio della provincia di Rimini, oltre che con i medici ospedalieri, hanno consentito di limitare, negli ultimi mesi, l'effettuazione di esami inappropriati e inutili. Il dottor Volpones ha spiegato che nel periodo gennaio – maggio 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, le “analisi inutili” sono diminuite dell'11 per cento.

I membri del Comitato hanno auspicato che si continui a perseguire lo sforzo per limitare gli esami inappropriati e quindi inutili, con un'adeguata e contestuale informazione ai cittadini e che il livello di accuratezza delle analisi sia sempre crescente. Per quanto concerne invece l'attività del 118, il Comitato ha auspicato che vi sia una presa in carico sempre maggiore dei pazienti ed un'attenzione anche verso chi effettua la telefonata di soccorso, cercando di empatizzare al massimo chi, in quel determinato momento, solitamente si trova in un momento delicato e di forte impatto emozionale.

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE - In una recente riunione del Comitato, la dottoressa Daniela Ghigi, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’A.USL, ha illustrato le politiche legate alla tutela della salute mentale, attivate dall’Azienda. Emerge che, negli ultimi anni, in linea col dato regionale e nazionale, vi è stato un progressivo aumento di utenti dei Centri di Salute Mentale. Si passa infatti dai 3.696 pazienti in carico nel 2007 ai 4.496 del 2010, con un incremento complessivo del 21,6 per cento.

Le patologie principali che si presentano vanno dalle psicosi alle depressioni severe, alla patologia psichiatrica vera e propria, fino alla schizofrenia. Per ogni pazienti si cerca di costruire (insieme ed includendo anche la famiglia, laddove presente e possibile) un percorso personalizzato, legato al tipo di patologia e alla situazione più in generale. I percorsi clinici contemplano colloqui e visite, somministrazione ed erogazione di farmaci, sedute di psicoterapia, ricoveri ospedalieri al bisogno.

Alla riunione ha partecipato anche Bruna Tenenti, presidente dell'Associazione “Orizzonti Nuovi”, che raggruppa le famiglie di pazienti con disagio mentale, la quale ha spiegato che l'obiettivo associativo è quello dell'auto aiuto tra le famiglie, e dell'attivazione di politiche per contrastare lo stigma. Le domande sono giunte in particolare dagli esponenti delle associazioni dell’Alta Valmarecchia che hanno auspicato, anche su questo aspetto, un’omogeneizzazione, la più rapida possibile, dei servizi del territorio dei Sette Comuni con quelli del resto della provincia.

Si sono svolte, recentemente, anche riunioni del Comitato Consultivo Misto di Riccione che ha discusso dei controlli che vengono effettuati all’interno delle strutture per anziani private e delle Case della salute.

CONTROLLI PRESSO STRUTTURE PER ANZIANI - La dottoressa Concetta Capogreco, responsabile dei servizi per anziani del distretto di Riccione, ha spiegato che nel territorio provinciale vi sono sei strutture accreditate e altre sei private ma non accreditate. La dottoressa ha precisato che i controlli vengono fissati la mattina stessa dell’effettuazione e che quindi sono a sorpresa, e che si svolgono nel corso della giornata. Si sta però cercando, nell’ambito di quanto previsto dalla legge, di effettuare interventi ispettivi anche in orario notturno.

Nel merito dei controlli effettuati, emerge un miglioramento della situazione rispetto agli anni passati: sono sempre più rare le carenze igienico sanitarie, e anche il personale si rapporta meglio con i pazienti. Va considerato che, essendo varie strutture originariamente turistiche, la collocazione su più piani talvolta è un vincolo, ma sono state prese misure per ovviarvi.

E’ stato altresì spiegato, su domanda degli esponenti del comitato, che il personale straniero che lavora nelle strutture conosce, tutto l’italiano. Per quanto concerne i piani d’assistenza, il più delle volte sono concordati con i famigliari dei pazienti ai quali l’Ausl chiede di svolgere anche un compito di “vigilanza di base” e di rapportarsi con l’Azienda stessa qualora ravvedano, eventualmente, problematiche.

CASE DELLA SALUTE - Anche a seguito dell’inaugurazione, il 28 ottobre scorso, della prima Casa della Salute della Provincia di Rimini, a Morciano, il Comitato di Riccione ha approfondito il tema. Il dottor Fiorenzo Tesei, dirigente medico del Dipartimento di Cure Primarie, ha ricordato che presso la nuova sede di Morciano, sono presenti come specialisti, oltre al cardiologo, pneumologo e urologo che avranno a disposizione percorsi diagnostici dedicati per consentire al paziente di essere preso completamente in carico, il fisiatra, l’odontoiatra, l’ortopedico, lo psichiatra, il ginecologo con l’ostetrica, la Medicina di gruppo con medici e pediatra di famiglia, i prelievi, la terapia iniettiva per cinque giorni alla settimana, l’ambulatorio di Continuità Assistenziale, l’Assistenza Domiciliare Integrata con due infermieri attivi il mattino e con reperibilità pomeridiana e festiva, il CUP con lo sportello unico in grado di espletare tutte le funzioni di front – office, la logopedista, lo psicologo, l’ufficio di igiene che effettua le vaccinazioni e le certificazioni, l’ambulanza di Romagna Soccorso fornita di defibrillatore ed ECG collegato all’Ospedale ed altri servizi.

Il dottor Tesei, anche rispondendo alle domande dei membri del Comitato, ha spiegato che la filosofia delle Case della Salute è quella di dare una risposta di primo livello al paziente, anche (ma non solo) per limitare l’accesso improprio ai Pronto Soccorso. Per la provincia di Rimini è prevista l’attivazione, complessivamente, di quattro Case della Salute.

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