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Cronaca

Omicidio stradale, un convegno a Riccione per fare il punto sulla legge

Oggi le pene previste, sottolinea l'Asaps "appaiono inconsistenti: da sei mesi a tre anni e solo in caso di incidente mortale con fuga il reo potrebbe essere costretto a misure o pene restrittive

Nell'ambito delle Giornate della Polizia Locale,  che s svolge a Riccione,  l'Associazione sostenitori Polstrada, e ai suoi ospiti, tra cui il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri e il Direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla faranno il punto sull'introduzione del reato di omicidio stradale.

La sessione arriva in un momento in cui i segnali dalla strada non sono incoraggianti. Solo sul fronte dei pirati, infatti, agosto sarà ricordato tra i mesi i più terribili degli ultimi anni: l'Osservatorio Asaps ha registrato 113 episodi gravi, con 23 morti e 110 feriti. Numeri che significano, da soli, il 25% della mortalità stradale da pirateria di tutti i primi 8 mesi del 2015 e triplicano il dato dell'agosto 2014 (78 eventi, 8 morti e 90 feriti). Oggi le pene previste - sottolinea l'associazione - "appaiono inconsistenti: da sei mesi a tre anni e solo in caso di incidente mortale con fuga il reo potrebbe essere costretto a misure o pene restrittive della propria libertà personale. Solo sulla carta, però: ad oggi, la condanna media per chi ha ucciso e si è dato alla fuga è irrisoria, due anni e quattro mesi".

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