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Cronaca

Parte "Acqua d’amare", un laboratorio mobile per scoprire lo stato di salute del mare

Dalle analisi microfisiche all'equilibrio sostenibile dell’ecosistema: il laboratorio di biologia marina verificherà la presenza di microplastiche e agenti inquinanti nelle acque di Rimini

Si chiama Acqua d’aMare. Viaggia su quattro ruote lungo la costa adriatica dell’Emilia Romagna. È il laboratorio mobile di biologia marina delle scuole pubbliche paritarie della Fondazione Karis. Il mezzo raggiungerà spiagge e moli della riviera insieme e grazie agli studenti dei licei o delle scuole primarie e secondarie Karis. Il suo primo compito è verificare in loco lo stato di salute dell’acqua marina.  

La sua prima missione sé svolta venerdì sul molo di Piazzale Boscovich di Rimini. Sono stati effettuati prelievi di alcuni campioni d’acqua marina, subito sottoposti ad alcune analisi strumentali. I risultati dicono di una salinità del 30% di un ph di 8,15 milligrammi litro, un valore di ossigeno del 7,98 milligrammi per litro e una temperatura di 13,5 gradi centigradi. Dati considerati positivi, in linea con un buon equilibrio dell’ecosistema acquatico, dal biologo marino di Unibo, Pietro Emanuello, che ha seguito le prime rilevazioni effettuate dal Lab mobile dei ragazzi Karis. 

Il progetto è stato illustrato durante una conferenza stampa nella sala del Club Nautico riminese, a cui hanno partecipato: Palo Valentini, direttore scolastico Fondazione Karis, il direttore tecnico dei laboratori CSA, Ivan Fagiolino e il presidente del Club Nautico, Gianfranco Santolini. Acqua d’aMare si svolge, infatti, con la piena collaborazione del Centro Studi Ambientali (CSA) di Rimini e i suoi laboratori della Rete Alta Tecnologia Emilia Romagna.  

A bordo d’ Acqua d’aMare si effettueranno tre tipologie d’indagini strumentali. Analisi microfisiche per misurare la concentrazione dell’ossigeno disciolto, salinità e acidità, temperatura delle acque. Analisi microbiologiche con verifica qualitativa della fauna marina, anatomia e istologia di micro organismi acquatici. Analisi su equilibrio sostenibile dell’ecosistema marino, con verifica presenza microplastiche e agenti inquinanti. Per questo il laboratorio mobile è dotato di due diverse tipologie di microscopi, collegati a un grande schermo LCD che ne rende visibili le immagini, e di apparecchiature quali spettrometro e ossimetro marini.  

Il suo equipaggio è per ora formato da quattro studenti della classe quinta A del liceo scientifico “Georges Lemaître”: Chiara Pacelli, Stefano Barbia, Jacopo Pagliarani e Giovanni Ceccarelli. Tutti loro, la scorsa estate, hanno svolto tre mesi di stage in alternanza scuola lavoro con la collaborazione dei docenti di Biologia Marina UNIBO, all’interno della Fondazione Centro Ricerche Marine di Cesenatico. Saranno loro, insieme ai due insegnanti di riferimento di scienze dell’iniziativa Karis, prof. Giacomo Pasini a prof.ssa Anna Tramarin, a ricoprire il ruolo dei “timonieri” per tutti gli altri studenti coinvolti ogni mese nel progetto.   

Con Acqua d’aMare l’educazione ambientale all’interno delle scuole Karis completa il suo percorso progettuale. Lo fa non limitandosi semplicemente a un percorso d’istruzione tecnica sulla biologia marina e suoi strumenti di ricerca scientifica, ma inserendosi in un percorso educativo d’incontro con quanto la realtà mette di fronte alle persone.  E i temi della tutela dell’ambiente, di sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici rappresentano una delle grandi emergenze sentite dai giovani. Un'evidenza da affrontare concretamente, quotidianamente e senza alcun “bla, bla, bla”. Il progetto nasce infatti dal “basso”, da un bisogno espresso da ragazzi e ragazzi, recepito e soddisfatto dalla comunità educante Karis.  

“La ragione per cui è nato il laboratorio mobile di biologia marina è che alle scuole Karis, dagli asili fino ai licei, insegniamo il primato della realtà che invitiamo ad osservare attentamente, per conoscerla in ogni suo aspetto. Le nostre scuole sono nate a pochi passi dal mare e ancora oggi, da San Giuliano di Rimini fino a Riccione, gli asili, le scuole primarie, le scuole medie e i licei possono godere di questa vicinanza a uno degli spettacoli più belli ed entusiasmanti del nostro territorio - ha spiegato Paolo Valentini,  direttore scolastico fondazione Karis - Fare scuola ogni mattina di fronte a questa immensità può allargare l’orizzonte di ognuno di noi sempre che non lo si dia per scontato: per questo infatti occorre una educazione in grado di accendere lo stupore anche davanti a ciò che, col passare del tempo, potrebbe diventare solo una bella abitudine. Questo laboratorio ci offre la possibilità di proporre una esperienza concreta, al di là di ogni teoria o propaganda: l’emergenza ambientale deve coinvolgere la scuola a partire dalla consapevolezza fino all’atto concreto, scientifico”. 

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