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Cronaca Monte Colombo

Patto di luce, diritti umani, amore e speranza in un musical

Si entra in un mondo da sogno nello spettacolo di Carlo Tedeschi

"All’aprirsi del sipario potrete vivere qualche attimo antico che riflette però l’attualità del momento, perché quella scintilla di coscienza dei diritti umani, nata nella 'magnifica leggenda' del Patto di Luce, è la stessa scintilla che abbiamo oggi e che assolutamente non deve spegnersi". Con queste parole il regista e autore CarloTedeschi introduce al musical Patto di Luce, che torna con il nuovo allestimento al Teatro degli Amici del Lago di Monte Colombo. Uno spettacolo che trasporta indietro nel tempo a coinvolge lo spettatore in una riflessione dei diritti umani, tema centrale dell'opera.

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Patto di Luce è un musical di 2 ore, ambientato 12mila anni fa, in epoca primitiva, quando gli uomini da nomadi divennero stanziali, iniziando così a formare le prime tribù ed il senso di appartenenza e possesso, le prime leggi e le relative punizioni e condanne a morte per i traditori, ma anche le prime considerazioni sui diritti umani e sull’amore. ​In scena 40 artisti, tra acrobati, ballerini, attori e cantanti, vi trasporteranno in una magnifica leggenda dove una pastorella è alla ricerca dei “perché” sulla vita, sulla schiavitù sull’odio e sull’amore.

Un saggio Sciamano risponderà ai suoi interrogativi mentre le spie faranno di tutto per ostacolarla e farla condannare a morte. Grazie all’aiuto dei capi Leone ed i capi delle altre tribù, lo Sciamano la porterà alla lotta pacifica per eliminare nel suo villaggio schiavitù, odio e vendetta. In questo percorso nasce una meravigliosa storia d’amore tra la pastorella ed il pastorello i quali riusciranno a portare pace in tutti i villaggi.

Musiche, costumi, scenografie in movimento ed effetti straordinari accompagnano lo spettatore a riflettere sui temi della “diversità” e dei diritti umani. Un'opera coinvolgente, ricca di suggestioni e riflessioni.

"Le danze, i canti, a volte lirici, risuonano nella natura come il canto della protagonista di questa storia, la Pastorella, che, come in un’eco, rimbalza da una cima all’altra delle montagne, fino a liberarsi nello spazio spegnendosi all’udito umano per essere raccolte dall’udito di ben altre entità che, da altra dimensione, odono e ammirano le nostre spinte verso la Verità e l’Assoluto - continua Tedeschi - È dunque una …”magnifica leggenda”, Patto di luce, nella quale ho messo la mia fantasia, il mio sapere, la mia poesia, la mia arte, che ritengo essere doni che, a volte inadeguatamente, ho accolto, ma che sempre ho espresso e sviluppato, anche con sacrificio, pur di condividerli e di donarli".


 

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