rotate-mobile
Cronaca

Perseguita, pedina ed esaspera l'ex compagna: 38enne finisce arrestato

L'attività dei poliziotti è iniziata il 6 luglio, quando la donna si è presentata presso la Questura di Rimini denunciando il comportamento del suo ex fidanzato convivente, con il quale aveva avuto uno stabile legame per circa sei anni

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rimini, nella serata di venerdì, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari, Fiorella Casadei, su richiesta del Sostituto Procuratore Cerioni, ponendo agli arresti domiciliari un uomo di 38 anni, residente a Rimini, responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.

L’attività dei poliziotti è iniziata il 6 luglio, quando la donna si è presentata presso la Questura di Rimini denunciando il comportamento del suo ex fidanzato convivente, con il quale aveva avuto uno stabile legame per circa sei anni, legame terminato il 2 gennaio 2016, quando la stessa ha deciso di interrompere la relazione ormai irrimediabilmente finita, anche per il carattere facilmente irascibile.

La decisione di interrompere la relazione, maturata dalla donna, era stata comunicata all’uomo per telefono proprio per evitare possibili reazioni furiose. Naturalmente l’uomo non aveva affatto accettato la volontà  della donna e da quel momento aveva iniziato a chiamare con insistenza sull’utenza fissa e su quella cellulare a tutte le ore del giorno e della notte, nonché a inviare SMS a contenuto sia offensivo, sia intimidatorio.

Le pressioni non solo erano continuate nonostante l’uomo venisse invitato anche dai genitori della donna a smettere di assillarla, ma erano divenute sempre più frequenti e pesanti, sfociando in pedinamenti e appostamenti sia presso i luoghi di lavoro, sia presso i locali frequentati dalla ex. La donna a quel punto ha deciso di denunciare l’accaduto alla Polizia di Stato.

Accolta dagli specialisti della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine, la donna ha fornito un decisivo contributo che ha permesso al Sostituto procuratore che ha coordinato le indagini di chiedere e ottenere l’adozione dell’ordinanza restrittiva della libertà personale. L’uomo in base agli elementi acquisiti durante l’attività di indagine ha costretto la sua ex compagna a riallacciare la relazione sentimentale minacciandola e ingiuriandola, anche mediante numerosissime chiamate telefoniche, sms e messaggi sui social network frequentati dalla vittima. L’uomo inoltre ha iniziato a pedinare la donna con frequenti appostamenti ed inseguimenti sia in prossimità del luogo di lavoro, sia nei posti da lei frequentati, quali il tragitto per raggiungere gli istituti scolastici dove svolgeva I’attività lavorativa come insegnante, o appostandosi presso alcuni locali di Rimini frequentati dalla donna e  nei pressi della sua abitazione.

Con il suo comportamento l’uomo ha inevitabilmente causato alla persona offesa ansia (con difficoltà a prendere sonno e prescrizione di farmaci per favorire il rilassamento) e timore per la propria incolumità anche costringendola a mutare le proprie abitudini di vita (variando i percorsi abituali, costringendola a farsi “scortare” dai genitori ed amici nei suoi spostamenti, astenendosi dal frequentare locali conosciuti anche dall’ex compagno. La professionalità degli operatori della Polizia di Stato nella ricostruzione dei singoli episodi che hanno portato all’adozione della misura restrittiva ha consentito di evitare che la condotta dell’uomo potesse determinare altre e più pesanti conseguenze. L’uomo - già noto alle forze di Polizia essendo stato già arrestato nel 2012 per aver assunto una condotta simile nei confronti di un’altra ex compagna – è stato posto dai poliziotti agli arresti domiciliari.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perseguita, pedina ed esaspera l'ex compagna: 38enne finisce arrestato

RiminiToday è in caricamento