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Cronaca

Petardo davanti al centro di accoglienza, contestata aggravante di odio razziale

Avviso di conclusione delle indagini per i presunti autori che hanno sempre sostenuto di aver fatto una bravata

I tre presunti autori,  sei giovanissimi di cui tre minorenni, avevano sempre sostenuto di aver fatto una bravata ma adesso, per due dei tre maggiorenni, è arrivato l'avviso di conclusione delle indagini e a loro carico viene addebitata anche l'aggravante dell'odio razziale. L'episodio risale alla nottte di Halloween del 2018 quando il gruppetto, intorno alle 2, aveva gettato un grosso petardo davanti alla porta della Cooperativa sociale ‘Cento Fiori’, che ospitava una quindicina di richiedenti asilo. Un gesto che aveva fatto molto scalpore in città e, per il quale, si era mossa anche al politica condannando duramente l'atto. Le indagini dei carabinieri, dopo due settimane, avevano permesso di indivudare gli autori tutti giovanissimi tra i 15 e i 18 anni figli di famiglie modello che si erano giustificati sostenendo che si trattava solamente di uno scherzo per passare il tempo nella notte di Halloween. L'avviso di conclusione delle indagini, adesso, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura coi componenti del gruppo che dovranno rispondere di danneggiamento, fabbricazione e detenzione di materiale esplodente imputazioni che, per due di loro, vanno ad aggiungersi a quella particolarmente pesante dell'aggravante dell'odio razziale. Secondo una perizia del Ris di Parma sui resti di quella che era stata descritta come una bomba carta, tuttavia, si parlerebbe più semplicemente di un grosso petardo dal grande effetto detonante dal momento che, nella miscela, non sarebbero stati trovati esplosivi organici ad alto potenziale.

Bomba carta alla Coop Centofiori

Bomba carta nel centro di accoglienza migranti

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