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Cronaca

"Sequestro, è mancato un approccio scientifico: a rischio il lavoro di 320 persone"

E' la presa di posizione dell'imprenditore Mario Pompeo Pivi, della Rovereta srl (le cui quote societarie sono detenute dalla Petroltecnica spa), specializzata nello smaltimento degli idrocarburi nei terreni

“Le contestazioni sono tutte sanabili e restano comunque molto discutibili. Il sequestro preventivo da parte del gip dei nostri impianti industriali, mettendo a rischio il lavoro di 320 persone, è una misura sproporzionata rispetto alle cosiddette irregolarità riscontrate. Al gip chiederemo di lavorare per metterci a posto nonostante i sigilli”. E' la presa di posizione dell'imprenditore Mario Pompeo Pivi, della Rovereta srl (le cui quote societarie sono detenute dalla Petroltecnica spa), specializzata nello smaltimento degli idrocarburi nei terreni. L’azienda è sotto sequestro da martedì, quando i carabinieri del Noe di Bologna hanno posto i sigilli ad un’area di stoccaggio che appartiene all’attività esclusiva di Rovereta.

“Non c’è nessun sequestro che coinvolga Petroltecnica - ha spiegato -. Rovereta, quindi, viene menomata nella parte impiantistica che è fondamentale per la società e ne mette a dura prova il futuro”. “Non possiamo più lavorare - ha detto Pivi - non solo abbiamo anche clienti della Petroltecnica che non c’entra nulla, che ci hanno contattato preoccupati. Un danno enorme. Ad esempio oggi ci sono tornati indietro due camion da Brescia”.

La Rovereta si occupa di ripulire i terreni dai residui di idrocarburi per poi essere riutilizzati come materiali di riempimento o sottofondi stradali. “Può capitare che nei terreni ci finisca un pezzo di ferro o di plastica - ha aggiunto l’ad - ma si parla di 10 chili di materiale su 8 mila tonnellate di terreno bonificato. Il punto è che è mancato un approccio scientifico tanto che nell’ordinanza non vi è riportato neanche un dato soprattutto a proposito dai cattivi odori o delle immissioni che da anni contestano i residenti”. Venerdì i legali dell’azienda chiederanno al gip di poter sistemare tutte le confezioni fatte dai carabinieri nonostante il sequestro, fermo restando il ricorso al tribunale del riesame per ripartire con l’attività. 

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