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Cronaca

Piromane pasticcione viene derubato mentre cerca di dar fuoco a un locale

Una vicenda che solleva molte perplessità sulla sicurezza nel centro storico di Rimini

Se non fosse una situazione tragicomica, quella accaduta nella notte tra giovedì e venerdì farebbe penare molto sulla sicurezza del centro storico di Rimini. Il prologo è avvenuto in un locale nel cuore della città dove una coppia, un marocchino e una 19enne italiana quest'ultima dipendente di un locale, hanno iniziato a litigare furiosamente per questioni di cuore. Lo straniero, infatti, pare non accettare che la sua fidanzata lavori in quella struttura e, tra urla e parole grosse, gli altri avventori hanno chiamato preoccupati la polizia ma, all'arrivo degli agenti, il marocchino si era già allontanato. Tutto sembrava essersi placato ma, qualche ora dopo, è lo stesso straniero a chiamare la Questura sostenendo di avere una tanica di benzina e di essere pronto a dar fuoco al locale dove lavora la 19enne. Una telefonata concitata che, all'improvviso, tra nuove urla viene interrotta bruscamente. Mentre gli agenti della sala operativa della Questura cercano ancora di capirci qualcosa, ecco che arriva una seconda telefonata, sempre da parte del nordafricano, che spaventato chiede aiuto in quanto è stato appena rapinato del proprio cellulare.

Una Volante raggiunge così l'aspirante piromane il quale, ancora scosso, racconta al personale della polizia di Stato di essere stato avvicinato da un nordafricano che, dopo averlo aggredito, si è impossessato del suo telefonino. Grazie alla descrizione della vittima, dopo popchi minuti il malvivente è stato individuato e portato in Questura dove, oltre a trovargli il bottino, è emerso che si trattava di un clandestino che è stato arrestato. Per il marocchino, vittima della rapina, che non è stato trovato in possesso della tanica di benzina non ci sono state conseguenze.

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