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Cronaca

"Più sbirri morti", il murales della vergogna condannato dall'assessore Sadegholvaad

L’on. Elena Raffaelli (Lega) stigmatizza l’episodio: “E’ davvero ora di finirla con le scritte ripugnanti contro le Forze dell’Ordine"

E' apparsa sul muro di un fabbricato situato lungo la Marecchiese, all’altezza di Spadarolo, la scritta che ha mandato su tutte le furie sia l'assessore alla Sicurezza di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che l'onorevole leghista riccionese, Elena Raffaelli. A denunciare l'accaduto è stato lo stesso Sadegholvaad che, sulla propria pagina di Facebook, ha parlato di un atto "idiota" e, allo stesso tempo, espresso “piena solidarietà alle forze dell’ordine” e garantito che la scritta sarà cancellata. “C’è chi sostiene sia sbagliato censurarne pubblicamente le vigliaccate - ha scritto l'assessore sul proprio social network. - D’altro canto, credo, l’indifferenza sia l’anticamera di ogni peggioramento. Per questo ritengo necessario censurare colui o coloro i quali, nella notte, hanno vergato in bell’evidenza su un muro di un fabbricato lungo la strada Marecchiese, all’altezza di Spadarolo, una scritta delirante e offensiva verso gli agenti di Polizia. Un augurio di morte. Qui più che mano ignota trattasi di mano idiota, veramente idiota. Qualcuno potrebbe dire criminale, io preferisco pensare all’idiozia, dovuta a un’ignoranza abissale e desolante verso il ruolo e il lavoro dei poliziotti a servizio delle persone e delle comunità locali. L’idiota, infatti, non sa che la sua libertà è dovuta soprattutto alle forze dell’ordine che quotidianamente vigilano e intervengano perché le regole della civile coabitazione siano rispettate. Caro idiota, con quella scritta dimostri di non capire che stai segando il ramo dove anche tu stai seduto. Piena solidarietà alla Polizia, alle forze dell’ordine…e ci rendiamo disponibili come Comune a ripulire quelle scritte offensive”.

“E’ davvero ora di finirla con le scritte ripugnanti contro le Forze dell’Ordine vergate sui muri dai soliti odiatori di professione. Credo che l’amministrazione comunale debba occuparsi seriamente anche di questo fenomeno per dare un taglio al clima di caccia alle streghe che sta aumentando anche nel riminese ad opera di ignoti che, tuttavia, potrebbero anche essere smascherati”. Ad affermarlo è l’on. Elena Raffaelli (Lega), che stigmatizza l’ultimo episodio di questo tenore in ordine di tempo, avvenuto in via Marecchiese all’altezza di Spadarolo, con una scritta sui muri di una struttura, e rivolge alle Forze dell’Ordine la propria solidarietà. “Il problema è che non si tratta sempre di ‘ragazzate’ o di una ‘mano idiota’ come afferma l’assessore alla sicurezza di Rimini. Ma di malevolenza che può degenerare in qualcosa di più grave. Quello che deve essere disarmato è il senso di impunità in cui vivono i cosiddetti ‘writer seriali’. Non sottovalutiamo l’effetto degli haters nella rete, come sui muri”.

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