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Cronaca

Federconsumatori Rimini si schiera contro la chiusura della Sezione di Polizia Postale

Pecorari sottolinea "la grave situazione di carenza di personale in cui versa la Sezione provinciale, ridotta a quattro unità, e che sta creando gravi disservizi alla cittadinanza riminese e a milioni di turisti che si riversano sulla riviera romagnola".

Federconsumatori Rimini si schiera contro la chiusura della Sezione provinciale di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rimini. Il presidente dell'associazione, Enrico Pecorari, in una missiva presentata al sindaco Andrea Gnassi, all'assessore alla Sicurezza e Legalità Jamil Sadegholvaad, all'assessore regionale Emma Petitti e ai deputati Tiziano Arlotti e Giulia Sarti, sottolinea "la grave situazione di carenza di personale in cui versa la Sezione provinciale, ridotta a quattro unità, e che sta creando gravi disservizi alla cittadinanza riminese e a milioni di turisti che si riversano sulla riviera romagnola".

"In un momento in cui i reati informatici sono in forte crescita, dalle truffe degli appartamenti turistici alle clonazioni delle carte di credito, dalla pedofilia on line al cyber bullismo, i cittadini non potranno più contare su un reparto specializzato - prosegue Pecorari -. I recenti trasferimenti di ulteriori 3 elementi manifestano la chiara volontà a livello centrale di puntare alla chiusura di questo importante servizio specialistico che deve invece mantenere le sue peculiarità di presenza sul territorio ed essere supportato da una adeguata tecnologia e personale altamente specializzato".

"Con l'attuale organico non sarà possibile tenere aperto con orari fruibili l'ufficio denunce o effettuare i necessari servizi mirati di contrasto ai reati di competenza della Polizia Postale - conclude il presidente dell'associazione -. Federconsumatori Rimini, chiede al Sindaco e ai Parlamentari un intervento congiunto immediato nei confronti del Capo della Polizia teso ad ottenere un ripristino del servizio tramite un numero di addetti specializzati adeguato.

Facendo seguito alla richiesta di Federconsumatori Rimini, il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha scritto al capo della Polizia, Franco Gabrielli, sollecitando il suo intervento per garantire alla sezione provinciale della Polizia postale di Rimini l'adeguato organico e la piena operatività. Spiega il deputato: "In più occasioni, con interventi alla Camera, interrogazioni e atti parlamentari, ho avuto modo di segnalare la necessità di garantire la piena operatività alla Sezione provinciale di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rimini. Scongiurata al momento l'iniziale ipotesi della sua cancellazione, che avrebbe irrimediabilmente fatto perdere un presidio fondamentale per la sicurezza del territorio, duole constatare che la Sezione soffre comunque di una  grave situazione di carenza di personale, ridotto a quattro unità. I recenti trasferimenti di ulteriori 3 elementi sembrano manifestare inoltre l'intenzione, a livello centrale, di arrivare in ogni caso alla chiusura di questo importante servizio specialistico, che deve invece mantenere le sue peculiarità di presenza sul territorio ed essere supportato da una adeguata tecnologia e da personale altamente specializzato".

"In un momento in cui i reati informatici sono in forte crescita, dalle truffe degli appartamenti turistici alle clonazioni delle carte di credito, dalla pedofilia online al cyberbullismo, è impensabile non poter più contare su un reparto specializzato in grado di operare pienamente. Con l'attuale organico si rischia di non poter tenere aperto con orari fruibili l'ufficio denunce, o di non effettuare come si vorrebbero i necessari servizi mirati di contrasto ai reati di competenza della Polizia Postale. Un fatto che sta già creando notevoli disservizi alla cittadinanza riminese, come segnalato anche da Federconsumatori Rimini, e ai milioni di turisti che si riversano sulla riviera romagnola. Sono facilmente immaginabili le ricadute negative di tale situazione sulla sicurezza, considerato non solo il numero sempre crescente di truffe e reati che, negli ultimi anni, vengono commessi online e attraverso gli strumenti informatici, ma anche che la Polizia Postale è l’unica specialità che si occupa di tutelare i minori su internet e svolge una fondamentale attività educativa e didattica sul territorio, con gli incontri di informazione e i corsi sull’uso sicuro del web rivolti agli studenti - conclude -. Ritengo perciò sia necessario dotare la  Sezione provinciale di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rimini di un numero di addetti specializzati adeguato, assicurando così il ripristino completo del servizio".

Commenta la parlamentare Giulia Sarti: "La cosa grave è che il fenomeno è molto più ampio, oltre alla nostra città coinvolge anche tante altre sezioni di Polizia Postale in tutta Italia. Il disegno criminoso sembra essere quello già utilizzato per il Corpo forestale dello Stato: depotenziare, tagliare risorse, diminuire l'organico e infine arrivare alla chiusura con la scusa che non si produce abbastanza e che le stesse funzioni possono essere svolte altrove.  Il Ministero deve capire che senza presidi così importanti per il territorio come la nostra sezione provinciale di Polizia Postale, non si avrà nessun tipo di risparmio ma solo ulteriore confusione e un aumento delle difficoltà per i cittadini di ottenere un'adeguata tutela in materia di crimini informatici. Le risposte date dal Ministero alle interrogazioni presentate fino ad ora non sono state esaustive e quindi depositerò in questi giorni una risoluzione in commissione affari costituzionali. Sono in costante contatto con i diretti interessati già da tempo e ringrazio Federconsumatori perché è fondamentale tenere alta l'attenzione e mobilitarsi insieme per risolvere questa situazione che tutti consideriamo gravissima".

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