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Cronaca

Agente della polizia di Stato di Rimini finisce in manette per truffa

L'agente, originario della Puglia, si fingeva continuamente malato per poter andare in pensione prima del tempo

E' stato arrestato nella prima mattinata di martedì un agente della polizia di Stato, in forza al posto di frontiera dell'aeroporto "Federico Fellini", con l'accusa di truffa ai danni dello Stato e istigazione alla truffa assicurativa. L'uomo, un assistente capo 53enne originario di Bari, è finito in manette in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip Sonia Pasini, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani. Le indagini della Polaria, fatte di lunghi pedinamenti e intercettazioni telefoniche, hanno fatto emergere come il 53enne, dal 2014, aveva presentato certificati medici per malattie del tutto inventate, come ernia del disco e sciatalgie, producendo un danno per le casse dello stato di almeno 65mila euro lordi. L'inchiesta ha permesso di accertare come l'agente, che voleva andare in pensione a tutti i costi prima del tempo, per giustificare la propria domanda di congedo aveva sostenuto la tesi dei problemi di salute che, oltretutto, lo avevano visto assentarsi per giorni di malattia regolarmente pagati. Per quanto riguarda invece la truffa assicurativa, gli inquirenti mentre stavano indagando il poliziotto per l’assenteismo hanno scoperto che aveva consigliato ad un rumeno di raccontare una falsa dinamica d'incidente all'assicurazione. Quando il rumeno autonomamente aveva organizzato la truffa, il poliziotto pur sapendo tutto ha omesso di denunciarlo venendo meno ad un obbligo di servizio. Al termine degli accertamenti di rito, per il 53enne sono arrivati gli arresti domiciliari.

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