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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Premiato a Roma il progetto di Comune e Anthea “Rimini scuola sostenibile”

Un riconoscimento prestigioso per aver insegnato "agli alunni, fin da piccoli, a riconoscere il valore, concreto e visibile, della Sostenibilità e della lotta agli sprechi in tutti i settori"

E’ stata Rimini col suo progetto “Rimini scuola sostenibile” ad aggiudicarsi il “Premio Non sprecare”, il riconoscimento giunto alla settima edizione nato da un’idea del giornalista Antonio Galdo e realizzato in collaborazione con la Luiss per promuovere progetti e buone pratiche economiche e sociali che mettano in discussione il paradigma contemporaneo dello spreco. Un riconoscimento prestigioso nella categoria “scuola” per essere, come si legge nella motivazione, “un progetto che insegna agli alunni, fin da piccoli, a riconoscere il valore, concreto e visibile, della Sostenibilità e della lotta agli sprechi in tutti i settori. Un valore che dalla scuola contamina la famiglia, la casa, il quartiere e la città”.

A ritirarlo questa mattina a Roma il Vicesindaco Gloria Lisi, accompagnata dall’ingegner Chiara Fravisini, dirigente del settore Edilizia scolastica dei Lavori pubblici del Comune di Rimini. E’ il Comune di Rimini, infatti, assieme alla propria società in house Anthea e, in particolare, al suo presidente Andrea Succi, ad aver promosso “Rimini scuola sostenibile”, il progetto didattico – educativo dedicato alle scuole elementari per sensibilizzare e coinvolgere attivamente le comunità che frequentano la scuola alla responsabilità verso la conservazione e la riqualificazione degli edifici scolastici, con l’ambizioso obiettivo di promuovere un cambiamento condiviso, all’insegna di un futuro rispettoso dell’ambiente che ci circonda e di un’economia più equa, sensibile e responsabile. Un premio che al valore simbolico ha unito anche la consegnata di 90 Kg di prodotti biologici che saranno distribuiti nelle scuole.

Sono 1300 i bambini che nel corso dell’anno si sono impegnati, assistiti e guidati da cento insegnanti. Tra gli obiettivi del progetto didattico – educativo quello di promuovere un cambiamento sia concreto sia soprattutto di mentalità, raggiungibile solo se diventa comune il pensiero di considerare le nostre scuole  come una seconda casa, un luogo in cui mettere in atto quelle stesse azioni responsabili ed ecosostenibili adottate nella vita di tutti i giorni. Un processo circolare, all’insegna di un futuro rispettoso dell’ambiente che ci circonda e di un’economia più equa, sensibile e responsabile.

Le primarie che hanno partecipato al progetto sono quattro: la scuola “Flavia Casadei”, la scuola “Luigi Ferrari”, la scuola “Miramare” e la scuola “Villaggio Primo Maggio”: una rete di Scuole Sostenibili, fatta di piccole ma preziose centralità di quartiere, con l’obiettivo ambizioso di trasmettere all’intera collettività i valori educativi per uno sviluppo all’insegna del green e del non spreco. In particolare, il progetto “Rimini scuola sostenibile” mira a migliorare l’eco-efficienza della casa-scuola coinvolgendo nella gestione gli insegnanti e gli alunni delle scuole primarie, forma insegnanti e bambini consapevoli di un utilizzo quotidiano di risorse preziose e delle emissioni di CO2 causate dai genitori negli spostamenti in auto fra casa-scuola-casa, coscienti che la produzione di rifiuti genera costosi consumi energetici (gas, acqua, energia elettrica), mentre la conservazione e il riutilizzo del materiale didattico a disposizione porta risparmio.

Nel dettaglio, scuola per scuola, ecco come i bambini hanno indossato le vesti di architetti, ingegneri e paesaggisti e hanno reso le loro scuole un ambiente ecosostenibile. I piccoli allievi della scuola primaria “Flavia Casadei”, non solo hanno creato un orto e un frutteto che vengono annaffiati mediante un impianto che recupera l’acqua piovana e garantisce la sopravvivenza delle piante anche durante le vacanze estive: si sono anche dedicati alla realizzazione di uno speciale viale di accesso per l’entrata e l’uscita dalla scuola che permette a genitori, bambini e insegnanti di incontrarsi e socializzare.

La scuola primaria “Luigi Ferrari”, in cui è elevato il numero di bambini di diverse etnie, religioni e lingue, ha sviluppato il tema dell’integrazione multiculturale utilizzando la musica e la danza come linguaggio universale in grado di creare legami fra alunni e famiglie. Grazie alle buone pratiche portate avanti dagli alunni, dagli insegnanti e dal personale che lavora all’interno della scuola, sono diminuiti notevolmente i consumi di acqua, rifiuti ed energia. Attualmente, la scuola ha avviato una nuova sperimentazione sostenibile: l’eliminazione dei piatti di plastica e l’utilizzo delle stoviglie in ceramica.

La scuola primaria “Miramare” che accoglie anche i bambini del vicino Comune di Riccione, è stata ristrutturata nel 2014 a causa di problemi di infiltrazione che col tempo avevano danneggiato le strutture e causato, di conseguenza, problemi di sicurezza. Dopo la riqualificazione, bambini e insegnanti hanno iniziato a prendersi cura dell’ambiente scolastico ottimizzando la raccolta differenziata, riducendo gli sprechi di acqua e valorizzando il cortile scolastico in cui spesso si tengono alcune lezioni all’aperto. Dedicato al proprio giardino invece il progetto “A piedi nudi nel parco”, realizzato con i bambini e le insegnanti della scuola primaria “Carla Ronci” di Viserba.

Infine, la scuola primaria “Villaggio Primo Maggio”, entrata a far parte della Rete di scuole sostenibili nel 2015, in un anno, è riuscita a raggiungere risultati incredibili: dalla riorganizzazione della raccolta differenziata alla creazione di una mini aula all’aperto e al rifornimento di testi nella biblioteca. Dopo questo riconoscimento, “Rimini scuola sostenibile” riprenderà con ancor più slancio anche grazie all’adesione di quattro nuove scuole primarie.

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