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Cronaca Montefiore Conca

Progetto "Case di Valle": trasformare la Valconca in marchio turistico

A Montefiore una tavola rotonda nell’ambito del progetto per gettare le basi per un’operazione di rilancio dell’entroterra

“La Valconca ha le carte in regola per diventare un prodotto turistico in grado di competere sui mercati oppure si tratta solo di un’illusione?” A questa domanda ha cercato di dare una risposta ‘Il tavolo della Valconca’ sul tema "Ospitalità e turismo: illusione o realtà?", un incontro per la qualità turistica della vallata promosso dall’Unione dei Comuni nell’ambito del progetto ‘Case di Valle’, andato in scena giovedì 18 luglio nella cornice della Rocca malatestiana di Montefiore. A confrontarsi su attuali scenari e prospettive future gli amministratori locali, gli enti territoriali, associazioni di categoria e imprenditori. Tutti concordi sulla necessità di individuare e mettere in campo strategie comuni e azioni di promo-commercializzazione capaci di trasformare la Valconca in un brand spendibile in chiave turistica. Obiettivo della tavola rotonda: gettare le basi per un’operazione di rilancio dell’entroterra, che dovrà coinvolgere anche i Comuni della costa e mirare all’intercettazione di finanziamenti a livello regionale ed europeo.

A fare gli onori di casa il sindaco di Montefiore, Filippo Sica. “Ringrazio tutti gli intervenuti per aver accettato questa occasione di confronto. Da anni ormai in Valconca sentiamo parlare di progetti turistici, ma fino ad oggi ben poche iniziative si sono concretizzate. E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, lasciandoci alle spalle le divisioni, e di avviare finalmente un percorso capace di fare della nostra valle un prodotto turistico serio e attrattivo. Il nostro sogno è di dare vita a una nuova ‘Toscana’ qui in Romagna: una destinazione riconoscibile e appetibile, un
valore aggiunto per il nostro territorio”.

Elena Castellari (sindaco di Montescudo – Monte Colombo e presidente dell’Unione Valconca): “Siamo qui oggi per trovare delle risposte a una domanda importante: cosa possiamo fare per valorizzare al meglio e comunicare all’esterno le bellezze della nostra vallata? Un primo step è stato compiuto con l’esperienza delle prime quattro ‘Case di Valle’, successivamente estesa anche agli altri Comuni, ma resta ancora del lavoro da fare da parte di tutte le amministrazioni, ma anche di Regione, Provincia e privati, che ringrazio per aver risposto al nostro appello”. La parola quindi ad Alessandro Sistri (esperto di marketing territoriale) e Maurizio Gabellini (Cna), responsabili del progetto ‘Case di Valle’: “spazi innovativi dedicati alla promozione, alla valorizzazione e alla commercializzazione dei patrimoni locali della Valconca, in cui si offrono direttamente una serie di opportunità e servizi dedicati all’ospitalità turistica”. Positivi i risultati raggiunti in questi mesi dalle prime quattro Case: la ‘Casa della natura’ di Gemmano, la ‘Casa della città mercato e del commercio’ di Morciano, la ‘Casa delle colline’ di Saludecio e la ‘Buona torre e la porta dei campi’ di San Clemente, al centro di visite guidate, tour educazionali e sinergie con i tour operator. Un’esperienza destinata ad ampliarsi con l’ingresso dei rimanenti 4 Comuni: Mondaino, Montefiore, Montescudo – Monte Colombo, Montegridolfo. Secondo Sistri e Gabellini, la “priorità è l’individuazione di un soggetto in grado di confezionare un
prodotto adatto alla Valconca, attraverso il coordinamento della rete dell’offerta, l’elaborazione dei target, la progettazione dei circuiti, una comunicazione efficace e una promozione coordinata con analisi di mercato. Le Case di Valle rappresentano un primo tassello di questo iter: esse però non sono semplici contenitori, ma contenuti, potenzialmente in grado di divenire motori economico – sociali del territorio”. Individuate, quindi, le azioni da porre in essere tra il 2020-2021 per il potenziamento del progetto. “Allargamento dell’esperienza ai Comuni della vallata non ancora toccati, ma
anche ai Comuni non compresi nell’Unione (Coriano, San Giovanni e le realtà della costa), individuazione di soggetti per la gestione delle singole case, formazione degli attori gestori su specifiche tematizzazioni, coordinamento delle attività in funzione di potenziali sbocchi commerciali”.

Bruno Bernabei (Mare Collina Tour Travel): “La Valconca è, dal punto di vista turistico, una terra ancora ‘vergine’, che aspetta solo di essere scoperta”. Riziero Santi (presidente della Provincia di Rimini e sindaco di
Gemmano): “Non si può fare turismo senza una politica turistica. Abbiamo una politica turistica? La risposta, purtroppo, è no. Per questo serve una forte opera di infrastrutturazione: infrastrutturazione immateriale – costruire una solida cultura del fare turismo, che è responsabilità degli amministratori locali, ma che non può prescindere dall’accordo tra pubblico e privato – e infrastrutturazione materiale, e qui parlo della qualità delle nostre strade, della rete dei sentieri, dei collegamenti informatici, ma anche dello sviluppo di una ricettività all’altezza. La Provincia è pronta a fare la sua parte e lo sta già facendo con la candidatura della Valconca a bandi regionali. Ma perché non valutare l’ipotesi di una ‘partecipata’ per mettere in rete le energie e guidare gli sforzi?”. Fausto Battistel (assessore Comune di Cattolica): “La Regina è pronta a mettersi in gioco per la promozione della Valconca, della sua enogastronomia, della sua cultura e dei suoi punti di interesse. La costa deve tendere la mano alla collina: concetto nel quale la nostra amministrazione crede molto”.

Fabrizio Moretti (vice presidente Camera di Commercio della Romagna): “Avere un prodotto di valore non basta se non si è in grado di promuoverlo adeguatamente e, viceversa, il marketing da solo non basta in assenza di un
buon prodotto. Come Camera di Commercio, siamo al fianco della Valconca in questo percorso di crescita e consapevolezza”. Dilvo Polidori (sindaco di Saludecio): “L’incontro di oggi non dev’essere il punto di arrivo, ma quello di partenza: è necessario ritrovarci di nuovo tutti insieme, al più presto, per coltivare le ambizioni turistiche del territorio, non lasciandole decadere come accaduto in passato, con iniziative spot fine a se stesse”. Fabio D’Erasmo (assessore San Clemente): “Dal mio punto di vista occorre focalizzare la nostra attenzione sui passaggi da compiere per andare, tutti insieme, ad intercettare fondi e finanziamenti necessari a dare slancio a progetti validi, come appunto le Case di Valle. Forse, in passato, non è stato fatto abbastanza su questo fronte, mentre altri territori sono stati bravi nel cogliere le occasioni”. Daniele Morelli (sindaco di San Giovanni): “La migliore strategia di marketing che possiamo realizzare è avere persone capaci e metterle nelle condizioni di lavorare su questo tema. Per questo è necessario uno sforzo congiunto da parte di tutti: dobbiamo mettere da parte le casacche e i colori politici, per riuscire a portare a casa il risultato”.

Domenica Spinelli (sindaco di Coriano): “Noi sindaci non possiamo pensare di fare tutto in autonomia, dobbiamo imparare a fidarci dei tecnici e dei professionisti, specie in un settore come quello turistico. Anche i territori rurali possono avere una vocazione turistica, ma per dare forma alle nostre ambizioni è necessario un lavoro di squadra, basato su correttezza e rispetto. Come sindaco di Coriano sono pronta al dialogo, la mia porta è aperta”. Emma Petitti (assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale): “Rinnoviamo con piacere il rapporto tra Regione e Valconca, territorio nel quale abbiamo sempre creduto molto e che ci ha sempre visto presenti e attivi rispetto ad alcune sfide cruciali. L’Emilia – Romagna continuerà a fare la sua parte e a incentivare la vocazione turistica della vallata, offrendo la sua mediazione e le sue risorse. Altresì importante sarà però cogliere le opportunità che arrivano dall’Europa, con iniziative mirate nel campo dell’innovazione, della formazione e della ricerca di identità e sinergie. La Valconca deve tornare a giocare un ruolo da protagonista, non solamente attraverso le sue amministrazioni, ma anche grazie al contributo di imprenditori e associazioni”.  In linea con le considerazioni espresse anche il sindaco di Montegridolfo, Lorenzo Grilli, e l’assessore alle Attività economiche di Morciano, Enrica Magnani. 

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