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Cronaca

Pronto il trasloco della Questura, Gnassi: "Noi facciamo i fatti"

Il primo cittadino di Rimini lancia stoccate a Ministero e Prefettura: "Da loro solo parole"

Sventola alla stampa gli atti che ci sono, quelli fatti dall'amministrazione comunale, e quelli che non ci sono. Ponendo in merito domande precise a Prefettura, Questura, ministero dell'Interno. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, aggiorna la stampa sulla vicenda della sede della Questura. Oggi, infatti, dal Viminale è arrivato "il contratto di affitto con il privato per la sede provvisoria. Tanto provvisoria- ironizza- che il contratto è di nove anni più nove". Di conseguenza, sottolinea, Palazzo Garampi ha chiuso l'istruttoria della deroga per i lavori di trasferimento della Questura nell'immobile di piazzale Bornaccini. "Senza il contratto di affitto- precisa il primo cittadino- non c'era la possibilità di dare la deroga". Il documento arriverà a marzo in Consiglio comunale per l'approvazione. "Ora la verità viene fuori", tuona Gnassi: chi affermava che "l'amministrazione tergiversava perchè contraria al trasferimento in piazzale Bornaccini, diceva emerite castronerie", si autocensura. Cosi del "famoso Patto della sicurezza", con il progetto della Citadella nell'immobile abbandonato di via Bassi, prosegue Gnassi, "il Comune è totalmente adempiente". Ha fatto gli atti ci ha messo i soldi, 700.000 euro per il trasloco del Centro per l'impiego da piazzale Bornaccini a palazzo Palloni. Il fatto è, continua parafrasando Seneca, che "quello che è vissuto è certo, quello che dobbiamo vivere non è sicuro". Da qui una serie di domande a ministro dell'Interno, capo della Polizia, Prefettura, Questura e Inail: "Cosa manca per il Patto per la sicurezza? Dove sono le carte della Cittadella della sicurezza? Qual è il progetto su cui lavora il Viminale? Perchè Inail ha ritirato la proposta condizionata di acquisto dell'immobile di via Bassi per sette milioni di euro? Di chi è la responsabilità?"

Pure la Guardia di finanza domanda all'amministrazione che fine ha fatto la sua sede. Non solo. La Prefettura ha riferito di una possibile "nuova richiesta di acquisto" che il Nucleo di valutazione del ministro dell'Interno avrebbe avanzato al Cipe. Gnassi chiede di vedere le pratiche, l'istruttoria e si interroga perchè la richiesta sia di 30 milioni di euro rispetto ai sette precedenti. Anche con lavori di ristrutturazione da 10 milioni si arriverebbe infatti al massimo a 17. Palazzo Garampi annuncia battaglia. "Insisteremo con eventuali verifiche amministrative e ricorsi, anche la Corte dei conti avrà qualcosa da dire". La Cittadella della sicurezza "rimane l'unica sede idonea e l'unica soluzione perchè in città non rimanga un bubbone, una ferita che non si rimargina". I poliziotti "vivono in condizioni schifose" e l'Amministrazione, conclude Gnassi, ha investito 700.000 euro. L'obiettivo ora è il trasloco "al più presto nella sede provvisoria, entro estate-autunno". Per il resto si attendono gli atti, fino ad allora Rimini sarà "tradita. Ma siamo buoni, non fessi", avverte.

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