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Cronaca

Morolli contro la proroga della Legge sui vaccini, a Rimini denunciati 20 casi irregolari

La richiesta di un decreto d'urgenza per fare slittare l'obbligo vaccinale non trova sponda in Romagna

Una "entrata a gamba tesa" che "certo non aiuta chi deve organizzare le attività didattiche e i relativi servizi, contribuendo a generare nuova confusione e indeterminatezza". La richiesta di un decreto d'urgenza per fare slittare l'obbligo vaccinale non trova sponda in Romagna. L'assessore alla Scuola del Comune di Rimini, Mattia Morolli, sottolinea infatti che "un delicatissimo tema di salute pubblica venga utilizzato ai fini di mera propaganda politica è un rischio che non possiamo permetterci". Mentre il sindaco e la collega di Cesena, Paolo Lucchi e Simona Benedetti, rimarcano che "il Comune resta fermo nella posizione da sempre sostenuta di rispetto della legge".

Le "attenzioni prioritarie- argomenta Morolli- vanno date a quei bambini più deboli e con problemi di salute, che non potendosi difendere, non hanno scelta se non quella di sperare che chi invece può, si vaccini, tutelando così gli uni e gli altri". A Rimini i controlli sul rispetto della "vigente" legge Lorenzin, prosegue l'assessore, "continui" e hanno fatto mergere una ventina di casi di irregolarità "per i quali sono partite altrettante denunce giacenti in tribunale. Grazie a questo siamo riusciti ad innalzare sensibilmente la percentuale di bimbi riminesi vaccinati, recuperando in buona parte il gap storico".
Tuttavia, conclude, "rimane ancora molto da fare, per questo è importante continuare quanto già avviato per allinearci alla media regionale". Da qui "la speranza che si smetta di usare il tema dei vaccini come strumento politico e ci si ponga in ascolto dei dirigenti scolastici e delle Amministrazioni, preoccupate unicamente di assicurare ai propri cittadini, e per primo a quelli più deboli, il loro diritto allo studio".

L'ulteriore proroga all'obbligo vaccinale scade domenica prossima 10 marzo e se dal Governo "in queste ore sembrano emergere contraddizioni interpretative sull'applicazione della legge" sindaco e assessore di Cesena hanno convocato per lunedì 11 marzo i dirigenti scolastici per "condividere le modalità di rispetto della normativa". Al momento, concludono Lucchi e Benedetti, nelle sette scuole dell'infanzia e nei nove nidi comunali i bambini che non risultano vaccinati sono rispettivamente 92 e 38, mentre per 116 bambini nei nidi e 260 bambini alle materne le famiglie hanno presentato un'autocertificazione, e in queste ore stanno producendo i certificati di avvenute vaccinazioni. "Il Comune è in attesa, su questi ultimi, di delucidazioni anche da parte della Pediatria di comunita' dell'Ausl Romagna".

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