rotate-mobile
Cronaca

Ora protestano i medici: "Sui temi Cau, guardia medica e burocrazia si rischia di peggiorare la sanità"

Il sindacato Fimmg dei medici di base avanza perplessità su più fronti e non esclude di avviare lo stato di agitazione. Dubbi sui nuovi Cau: "Si spieghi bene che non sostituiscono i pronto soccorso"

Tra dubbi e perplessità sull’introduzione dei Cau “che non saranno mai un pronto soccorso”, mole di burocrazia immutata, i timori per lo smantellamento della Centrale operativa delle guardie mediche e i ricorrenti problemi del programma Cartella Sanitaria Sole, i medici di Rimini sono a un passo dal dare avvio allo stato di agitazione. “Accadrà se la Regione e l’azienda sanitaria Usl non affronterà con noi, in maniera risolutiva, queste tematiche”. A dirlo sono i rappresentanti del sindacato Fimmg, capitanati dal segretario provinciale Giulia Grossi, che in provincia trova un centinaio di iscritti tra medici di base e professionisti che operano in guardia medica. I medici fanno leva principalmente su quattro tematiche, spiegando come ormai si lavora costantemente a livello ambulatoriale in una situazione di stato d’emergenza a discapito di maggiori iniziative legate alla prevenzione.

Il nodo Pronto soccorso

La misura è colma su più fronti. Compresa la questione dei Cau. Perché i Centri di assistenza urgenza non potranno sostituirsi al pronto intervento, in quanto non daranno accesso ai reparti ospedalieri. “Ci vuole una campagna chiara nei confronti dei cittadini”, dicono i medici. Il Fimmg ha raggiunto sul tema dei Cau un verbale di intesa con la Regione Emilia Romagna, ma ora si temono fraintendimenti. “I Cau non saranno dei pronto soccorso bonsai – tuonano i professionisti -, e questo deve essere ben chiaro ai cittadini, perché si tratta di servizi territoriali avanzati con l’affiancamento di personale infermieristico e diagnostica di primo livello. Il fatto che l’apertura di questi Cau avverrà anche al posto di attuali Pronto intervento deve essere comunicato dall’azienda sanitaria in modo chiaro per evitare messaggi fuorvianti”. Quanto accadrà per Santarcangelo e Cattolica, secondo il Fimmg non dovrà accadere a Novafeltria: “La presenza unicamente del Cau, a Novalfeltria, non salvaguarderà la salute dei cittadini residenti nella zona senza la presenza di un Dea di I e II livello”.

Centrale operativa guardie mediche

Il Fimmg pone poi l’attenzione su servizio guardia medica. “Se non si pone un correttivo – dice il sindacato -, si avrà un impatto negativo anche sull’erogazione dei servizi per i nostri cittadini”. Secondo il sindacato si va verso una modifica organizzativa del servizio di Continuità assistenziale (ex guardia medica) con numerose perplessità. A partire dal fatto che al posto dell’attuale Centrale operativa medica, presente nel riminese e presa d’esempio da altre realtà italiane, si lavora per sostituire il servizio con operatori laici che filtreranno le richieste degli utenti ai medici, ma con una centrale unica in Romagna e senza più un medico pronto con la sua preparazione a dispensare le necessarie indicazioni. “Fimmg non appoggia la volontà dell’Usl Romagna di eliminare la figura del medico di Comunità assistenziale addetto al turno di centrale operativa”.

Il programma che non funziona

I medici, come già ribadito in più occasioni, spiegano poi le quotidiane difficoltà nell’utilizzo della Cartella Sanitaria Sole, strumento utilizzato dal 100% dei medici di medicina generale della Provincia di Rimini. “Il programma continua a essere molto lento – lamentano i medici di famiglia -, abbiamo sollecitato nelle scorse settimane con una nostra lettera la Regione a l’Azienda Sanitaria denunciando questo come un problema urgente da affrontare, ma al momento non abbiamo avuto ulteriori risposte al riguardo”.

Troppa burocrazia

I medici di famiglia tornano poi a mettere sotto la lente d’ingrandimento il problema dell’eccessiva burocrazia con cui si trovano ogni giorno a operare. Un vero e proprio sovraccarico. “Abbiamo chiesto in sedi istituzionali, più volte, di diffondere in modo capillare a tutti i medici dipendenti due note per poter permettere una condivisione e un rispetto di tematiche importanti, come ad esempio il rilascio dei certificati di malattia da qualsiasi medico che dia una prognosi senza il rinvio del cittadino al Mmg con un carico di burocrazia per noi e un disservizio per il cittadino stesso”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ora protestano i medici: "Sui temi Cau, guardia medica e burocrazia si rischia di peggiorare la sanità"

RiminiToday è in caricamento