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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Riccione

Lotta ai falsi poveri: Riccione firma un patto con la Guardia di Finanza

Il Comune di Riccione ha firmato un "Protocollo d'intensa" con il comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini. Il documento è stato sottoscritto dal sindaco Renata Tosi e dal comandante provinciale delle Fiamme Gialle, Colonnello Mario Venceslai

Obiettivo reprimere le condotte di indebita richiesta e/o percezione di prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata, bloccando le erogazioni indebite e recuperando le somme già percepite dai responsabili. Il Comune di Riccione ha firmato un "Protocollo d'intensa" con il comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini. Il documento è stato sottoscritto dal sindaco Renata Tosi e dal comandante provinciale delle Fiamme Gialle, Colonnello Mario Venceslai, con l’obiettivo di integrare i compiti di controllo e verifica su reddito e patrimonio effettivi per i soggetti che, attraverso lo strumento dell’autocertificazione, accedono a prestazioni sociali, che la legge già pone in capo agli Enti Erogatori.

Prevedendo sinergie e procedure standardizzate, anche a Riccione, presentando dichiarazioni false o comunque non veritiere, sarà sempre più difficile avere sconti o addirittura essere esonerati dal pagamento delle rette per le mense scolastiche, per la frequenza degli asili nido, godere di contributi per pagare le bollette o qualsiasi altra forma di sostegno al reddito. “Il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica – ha affermato Venceslai - che comprende le attività svolte per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, comprese quelle relative alle prestazioni sociali agevolate anche con la collaborazione dei competenti Uffici dei Comuni della Provincia - è un obiettivo strategico della Guardia di Finanza nella convinzione che il controllo della spesa pubblica attuato contrastando abusi e sprechi, favorisce migliori e sempre maggiori servizi alla collettività e contribuisce al ripristino dell’equità sociale e fiscale, assicurando l’effettiva percezione dei benefici in capo a coloro che ne hanno effettivo diritto”.

"Ritengo che la firma di questo protocollo – ha dichiarato Tosi – sia un passo importante, affinchè si possa garantire in condizioni di trasparenza ed efficienza, un aiuto concreto a chi effettivamente ne ha bisogno, sanzionando i casi illeciti che gravano sulla comunità riccionese. Grazie a questo accordo sottoscritto con la Guardia di Finanza sarà possibile attuare una fattiva opera di prevenzione su tutto il territorio e allo stesso tempo assicurare quelle prestazioni sociali agevolate previste dall’Amministrazione Comunale nei casi di reale necessità”. Si parte, in effetti, da un pregresso di irregolarità nello specifico settore piuttosto allarmante, atteso che nell’anno 2014 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, nella Provincia, ha effettuato 55 controlli rilevando 20 casi di indebite percezioni e nel 2015 ha già verificato 28 posizioni delle quali 9 sono risultate irregolari.

In base all’accordo stipulato, il Comune di Riccione fornirà alla Guardia di Finanza di Rimini, su supporto informatico, l’elenco dei beneficiari delle prestazioni sociali agevolate erogate evidenziando i nominativi per i quali, dopo un primo screening, siano stati rilevati indizi che facciano ipotizzare la non veridicità dei dati autocertificati. I dati forniti dal Comune saranno analizzati dalla Guardia di Finanza di Rimini che li incrocerà conle informazioni estrapolate dalle banche dati in uso al Corpo e con le risultanze del controllo economico del territorio. Ai soggetti risultati indebitamente beneficiari delle erogazioni in discorso, la Guardia di Finanza contesterà sanzioni di natura amministrativa, se il contributo erogato risulterà inferiore ad 3.999,96 euro (sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da un minimo di 5.164 euro ad un massimo di 25.822 euro) e di natura penale, se il contributo erogato risulterà superiore ad euro 3.999,96 (reclusione da 6 mesi a 3 anni e confisca delle somme indebitamente percepite). Successivamente, i soggetti risultati indebitamente beneficiari di prestazioni sociali agevolate, saranno comunicati al Comune di Riccione per il recupero delle somme illecitamente percepite.

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