Raee, l'Emilia Romagna supera le 33 mila tonnellate. Bene Rimini che fa registrare un +4,9%
Sono superiori ai 6 kg/ab le raccolte pro capite di quattro province: Rimini con 6,40 kg/ab (+4,9%), Ferrara con 6,13 kg/ab (+0,8%), Reggio Emilia con 6,06 kg/ab (-20,3%) e Parma con 6,03 kg/ab (-2,2%)
Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Raee) realizzato dal Centro di Coordinamento Raee - l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia - nel 2023 l’Emilia Romagna ha raccolto 33.080 tonnellate di Raee.
È importante precisare che i risultati presentati tengono conto sia della raccolta dei Sistemi Collettivi dei produttori di Aee sia dei quantitativi di Raee raccolti dalla multiutility Gruppo Hera e avviati direttamente a corretto riciclo o preparazione per il riutilizzo presso un impianto di trattamento.
Rispetto al 2022, si tratta di un risultato in crescita del 2,8% in controtendenza con quello nazionale (-3,1%). L’Emilia Romagna è, infatti, una delle sei regioni italiane a registrare performance positive rispetto all’anno precedente, e insieme al Friuli Venezia Giulia le uniche del Nord Italia. L’effetto è che la regione sale dal terzo al secondo posto nella classifica nazionale.
Migliora anche la raccolta pro capite (+2,8%) che raggiunge i 7,48 kg per abitante, valore molto superiore alla media nazionale (5,92 kg/ab) che permette alla regione di passare dalla settima alla quinta posizione nel ranking complessivo.
Raccolta per raggruppamenti
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i Raee, emerge che la crescita dei volumi complessivi si deve all’incremento delle raccolte di quasi tutti i raggruppamenti, a partire da grandi bianchi (R2) che registra il +17,8% per un totale di 14.003 tonnellate. Segue sorgenti luminose (R5) a +14,6% per un totale di 220 tonnellate, piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) con il +7,5% per 6.573 tonnellate, e freddo e clima (R1) con il +7,8% per 8.974 tonnellate complessive. In forte flessione (-41,5%) invece Tv e monitor (R3) il cui andamento rispecchia quello nazionale (-32,9%), ma che vanno letti come fisiologici.
Analizzando la raccolta pro capite per raggruppamento, risulta che i valori di quasi tutti i raggruppamenti sono superiori alle rispettive medie nazionali, in particolare gli abitanti dell’Emilia Romagna risultano particolarmente virtuosi nella raccolta di lavatrici e grandi bianchi al punto che ognuno di loro ne raccoglie oltre un kg in più a testa rispetto al dato medio nazionale (2,07 kg/ab). Leggermente sotto la media solo la raccolta di televisori e monitor.
Raccolta per province
A determinare la crescita dei volumi regionali contribuiscono quattro raccolte provinciali, prima tra tutte quella di Bologna che incrementa di oltre un quarto i suoi volumi di raccolta (+25,2%) per un totale di 10.819 tonnellate. Da sola la provincia avvia a corretto riciclo oltre un terzo della raccolta regionale. Molto più contenute le crescite di Rimini (+4,9%) la cui raccolta sale a 2.151 tonnellate, di Ferrara (+0,8%), che si attesta a 2.081 tonnellate, e di Modena, pressoché stabile (+0,3%) a 3.918 tonnellate.
In flessione invece le raccolte delle altre province. Peggio fanno quelle di Piacenza e di Reggio Emilia che perdono rispettivamente il -21,3 e il -20,2%, e che si traducono in 1.115 e in 3.186 tonnellate complessive. Molto più contenuti invece i cali delle raccolte delle province di Ravenna (-3,3%) che scende a 3.884 tonnellate, Forlì-Cesena (-3%), che si ferma a 3.218 tonnellate, e di Parma (-2,1%) che flette a 2.708 tonnellate.
Il primato della raccolta pro capite spetta di nuovo dopo un paio di anni alla provincia di Bologna con 10,70 kg/ab (+25,1%), terzo valore in assoluto più alto nella classifica nazionale. A determinarne la crescita è soprattutto la crescita della raccolta di lavatrici e grandi bianchi che si traduce in una raccolta a testa superiore di quasi quattro chili in più rispetto al dato medio nazionale (2,07 kg/ab).
In calo invece (-3,3%) la provincia di Ravenna con 10,07 kg/ab, valore pressoché a ridosso della capolista e quarta a livello italiano. A determinarlo risultati superiori ai valori medi nazionali in tutti e cinque i raggruppamenti: in particolare ogni cittadino raccoglie oltre 1,5 kg di frigoriferi (R1) e di grandi bianchi (R2) in più rispetto alle rispettive medie nazionali (1,71 kg/ab e 2,07 kg/ab), e quasi un kg in più a testa di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo rispetto all’1,30 kg/ab, che è il dato medio italiano.
Terzo posto per Forlì-Cesena con 8,23 kg/ab (-2,9%) che si distingue per una raccolta pro capite di grandi bianchi superiore alla media: oltre un kg in più a testa rispetto ai 2,07 kg/ab di dato medio nazionale. Sono superiori ai 6 kg/ab le raccolte pro capite di quattro province: Rimini con 6,40 kg/ab (+4,9%), Ferrara con 6,13 kg/ab (+0,8%), Reggio Emilia con 6,06 kg/ab (-20,3%) e Parma con 6,03 kg/ab (-2,2%). Al di sotto della media italiana, i valori di Modena con 5,58 kg/ab (-0,2%) e di Piacenza che si ferma addirittura a 3,93 kg/ab (-21,3%), tra i 20 peggiori piazzamenti a livello nazionale. Da evidenziare che la provincia si distingue in negativo per una raccolta pro capite di piccoli elettrodomestici inferiore alla media del Paese pari a quasi un kg in meno a testa rispetto al dato medio di 1,30 kg/ab.
Raccolta per tipologia di siti
L’analisi della raccolta regionale dal punto di vista della rete infrastrutturale denota che oltre l’82% della raccolta regionale è effettuata presso i centri di raccolta comunali (CdR), il 17% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). L’andamento non è però lo stesso in tutte le province: a Ferrara, Modena e Piacenza i Raee vengono portati del tutto o quasi esclusivamente nei CdR mentre a Bologna e Forlì-Cesena quasi un terzo dei Raee vengono consegnati dai cittadini ai negozi di elettronica di consumo.