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Cronaca Misano Adriatico / via repubblica di san marino

Rapina alla Carim di Misano Adriatico, preso uno dei due malviventi

Arrestato dai carabinieri ad Anzio un 40enne ritenuto uno degli autori del colpo che fruttò 3mila euro. In quella occasione non esitò a minacciare dipendenti e clienti

Alle prime luci dell'alba di martedì, i carabinieri di Riccione insieme ai colleghi di Anzio hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 40enne cosentino ritenuto essere uno dei due rapinatori della filiale di Misano Adriatico della Carim. Il colpo venne messo a segno lo scorso 2 settembre, verso le 15.30, da due soggetti armati e col volto travistato da barba e baffi finti e occhiali. In quella occasione i malviventi, pistole in pugno, entrarono nella filiale di via Repubblica di San Marino dove, in quel momento, si trovavano alcuni clienti e 3 dipendenti. Uno dei due rapinatori, per evitare che qualcuno scappasse dando l'allarme, si era posizionato davanti alla porta di ingresso mentre, l'altro, aveva puntato la pistola contro i cassieri intimando loro di riempire una sacca con i soldi presenti nei cassetti. Un bottino da 3mila euro che avrebbe potuto essere anche più cospicuo se, i rapinatori, avessero atteso l'apertura della cassaforte che, dotata di sistema a tempo, era rimasta chiusa. Per dipendenti e clienti furono momenti di paura anche perchè, il malvivente, urlò minaccioso che se non si fosse aperta la cassaforte non sarebbe uscito nessuno dalla banca. Infine, visto che il sistema a tempo non faceva aprire la cassaforte, i rapinatori avevano desistito per poi scappare a bordo di un motorino che si trovava all’esterno della filiale. Qui, infatti, vi era un terzo complice, sempre travisato con casco integrale, che li attendeva con il motore acceso.

Le indagini dei carabinieri, partite subito dopo la rapina, avevano permesso di raccogliere ogni indizio utile e, oltre alle immagini del sistema di videosorveglianza, era stato anche possibile acquisire delle impronte digitali lasciate dai malviventi. L'inchiesta era poi approdata in provincia di Roma grazie al motorino utilizzato per la fuga il quale risultava essere stato rubato nella Capitale. Si è quindi arrivati al 40enne la cui figura, dopo essere stata fotografata di nascosto, era stata comparata con le immagini delle telecamere della banca. Al termine delle indagini, l'autorità giudiziaria ha ritenuto esserci pesanti indizi nei confronti del 40enne per il quale è scattato l'arresto.

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