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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Reddito di solidarietà, il vicesindaco: "Oltre mille famiglie interessate"

"E' ragionevole pensare - chiarisce Lisi - che un numero potenziale di più di mille nuclei famigliari (corrispondenti orientativamente al 2% del totale dei nuclei famigliari riminesi) possa essere un riferimento valido

Non è ancora possibile sapere esattamente quante potranno essere, a Rimini, le persone interessate dal Reddito di solidarietà (Res), introdotto in Emilia-Romagna dopo l’approvazione (avvenuta nel corso dell’ultima assemblea legislativa) della legge regionale "Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito". E' quanto chiarisce il vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi. La misura è dedicata a nuclei familiari, anche unipersonali, di cui almeno un componente sia residente in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi, con Isee corrente inferiore o uguale a 3mila euro.

"E' ragionevole pensare - chiarisce Lisi - che un numero potenziale di più di mille nuclei famigliari (corrispondenti orientativamente al 2% del totale dei nuclei famigliari riminesi) possa essere un riferimento valido. Si tratta di risorse ingenti, 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ed integrarsi ai 37 milioni già stanziati dal Governo nazionale per il Sia (Sostegno inclusione attiva). Nel caso del Sia, in meno di quattro mesi, sono già state 286 le domande raccolte dai nostri uffici di via ducale, di cui il 35% provenienti da persone non conosciute precedentemente dai servizi (e dunque intercettando un bisogno nuovo con uno strumento nuovo). Non tutte le domande raccolte e inviate all’Inps hanno però avuto esito positivo, anche perché i criteri nazionali, oltre che stringenti, sono tarati su standard diversi da quelli romagnoli e più vicini a quelli delle regioni meridionali".

"Una discrepanza che avevamo già fatto notare e che, grazie al Reddito di solidarietà regionale, sarà in parte superata, essendo tarato più nello specifico della realtà socio economica emiliano romagnola - continua Lisi -. Si calcola infatti che più del 74% tra i cittadini esclusi dal beneficio della Sia, potrebbero invece rientrare nella nuova misura del Reddito di solidarietà regionale. A Rimini, in ogni caso, siamo già pronti - in attesa di conoscere nello specifico i requisiti tecnici che verranno emanati entro sessanta giorni dai decreti attuativi della regione  - per integrare anche questo nuovo importante strumento nei nostri servizi di welfare. Sono consapevole che questi interventi non possano purtroppo essere risolutivi di problematiche così drammaticamente in evoluzione anche nelle nostre case; lo sono però altrettanto di come possano rappresentare un’occasione di riscatto che prima non c’era, un mattone in più sulla strada di un welfare che veda nelle persone non solo il problema ma anche la prima risorsa per affrontarlo nella speranza di poterlo superare".

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