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Cronaca

Restano le Provincie. Rimini e Ravenna accusano: "Fin ora solo demagogia"

La Camera di ce no all'abolizione delle Provincie. E proprio il presidente di quella di Rimini, Stefano Vitali si dice "esterrefatto su come si stia facendo una pericolosissima demagogia"

La Camera di ce no all'abolizione delle Provincie. E proprio il presidente di quella di Rimini, Stefano Vitali si dice “esterrefatto su come si stia facendo una pericolosissima demagogia sugli sprechi della politica, che va ad intaccare la credibilità delle persone e delle istituzioni”. Alla guida di quella di Ravenna, Claudio Casadio, afferma come oggi “viste le politiche di decentramento le Provincie siano utili a svolgere numerosissime funzioni, evitando che i problemi si allontanino troppo”.

Entrambi sono d'accordo sulla “maniera troppo ideologica” e poco pratica con la quale viene affrontata la questione dall'alto. “Se viene messa seriamente mano alla riforma istituzionale – afferma Vitali - e da domani le Provincie vengono abolite, noi siamo ben contenti. Ma ora manca un organismo sovraterritoriale al quale possano essere trasferite le funzioni che svolgiamo. Serve una riforma istituzionale che stabilisca chi deve fare che cosa, partendo dai piccoli comuni, che si trovano in situazioni drammatiche e faticano ad andare avanti”. Insomma le responsabilità nei confronti del territorio sono tante.

“Le provincie hanno compiti importanti per ora, e non possiamo decidere noi se sono utili o no. Certamente è stato un errore farle proliferare tanto, ritrovandosi con realtà troppo piccole. Mi pare che nella nostra regione la situazione sia, invece, equilibrata”, conclude Casadio.

“Fino ad ora questa discussione stra creando una confusione demagogica con l'unico rischio della delegittimazione. Fino ad ora – ancora Vitali - questo è stato un finto slogan, non ci sarebbe un risparmio reale”.
 

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