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Cronaca Riccione

Dig festival, il giornalismo d'inchiesta sbarca a Riccione

I più importanti reporter del mondo si raccontano nella Perla Verde. Tre giornate tra scoop, spettacoli e premiazioni

Tre giornate per scoprire inchieste e progetti internazionali. Il giornalismo di qualità torna a Riccione con il DIG Festival, in programma da venerdì 23 a domenica 25 giugno in piazzale Ceccarini, quartier generale unico dell’evento. Appuntamento con i migliori reporter del mondo, talk, proiezioni in prima assoluta, spettacoli, incontri di formazione per professionisti e freelance, che si chiuderanno con l’assegnazione dei prestigiosi DIG Awards, riservati alle migliori inchieste e reportage televisivi dell’anno. La cerimonia di premiazione è in programma sabato 24 giugno (ore 21.30, piazzale Ceccarini). Tra le novità, i laboratori per bambini (radiofonici e di carta stampata) e una Hacking Room completamente ridisegnata, dove imparare tutti i trucchi per difendersi dalle più invasive forme di controllo digitale.

Piazzale Ceccarini sarà anche quest’anno il teatro all’aperto dei numerosi talk del DIG Festival. Primo appuntamento, venerdì 23 con Credito esaurito. Le banche italiane: un sistema da sistemare, in collaborazione con Banca Etica. Sul palco, l’esperto di riciclaggio e paradisi fiscali Gian Gaetano Bellavia e i giornalisti di Repubblica Andrea Greco e Franco Vanni, autori del libro Banche impopolari. Sabato 24 spazio a Oltreconfine, il primo live-show che porta la politica estera sul palco con una puntata speciale alla scoperta degli aspetti più improbabili dei leader autoritari, da Duterte a Putin, da Trump a Kim Jong-Un. In collaborazione con Pagina 99. Domenica 25 è invece attesa la testimonianza esclusiva di Nicola Borzi, caposervizio del Sole 24 Ore, che con i suoi esposti agli organi di vigilanza e controllo ha denunciato le irregolarità nei conti e nei dati di diffusione del principale quotidiano economico-finanziario italiano. Lo affiancheranno sul palco Giuseppe Oddo (L’Espresso) e Giorgio Meletti (Il Fatto Quotidiano).

Da non perdere le proiezioni dei documentari e le straordinarie anteprime del Festival. Si parte venerdì alle 21.00 con Milano, Via Padova alla presenza degli autori Antonio Rezza e Flavia Mastrella che hanno condotto per mesi un’inchiesta sociale nel quartiere multietnico di Viale Padova, a Milano. Il risultato è una fotografia surreale e dolente, che ragiona sui luoghi comuni dell’integrazione e del razzismo con la delicatezza e le genialità che hanno da sempre caratterizzato l’opera dei due performers.

Lo scandalo delle molestie sessuali nella Chiesa cattolica è invece il tema di Dietro l’Altare, del messicano Jesus Garces Lambert, in programma alle 23.00 e presentato in collaborazione con Laeffe-tv. Coprodotto da alcuni dei più importanti network televisivi europei, il film documentario racconta il fallimento delle iniziative anti pedofilia predisposte da Papa Francesco e dai suoi predecessori. Protagonista dell’inchiesta, che sarà presente a Riccione, è lo storico inglese John Dickie, a cui spetta il compito di mettere in fila scandali vecchi e nuovi, dagli Stati Uniti alla Francia, dall’Italia all’Argentina, per dimostrare che l’emergenza è tutt’altro che terminata. A introdurre l’anteprima insieme a John Dickie, il giornalista de L’Espresso Emiliano Fittipaldi, autore del libro Lussuria. Peccati, scandali e tradimenti di una chiesa fatta di uomini.

Sabato 24 giugno alle ore 23 piazzale Ceccarini ospita per la prima volta in Italia la proiezione di uno dei più importanti film inchiesta degli ultimi anni. Prodotto dai grandi registi Wim Wenders e Errol Morris, e diretto da Sonia Kennebeck, National Bird, un lavoro che, attraverso la drammatica testimonianza di tre militari americani, racconta la guerra segreta con i droni degli USA.

Domenica 25 giugno l’evento di chiusura di DIG Festival sarà la performance di Daniele Timpano dedicata alla morte di Aldo Moro, politico italiano assassinato nel 1978. L’attore nato negli anni Settanta, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro del Presidente della Democrazia Cristiana, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. Lo spettacolo di Daniele Timpano sarà accompagnato da un intervento di Ilaria Moroni, direttrice dell’Archivio Flamigni, uno dei più importanti centri di documentazione sul caso Moro e sugli anni del terrorismo.

DIG AWARDS: PITCH E PROIEZIONI
Venerdì 23 giugno il programma prevede l’evento principale dei DIG Awards: la presentazione dei lavori finalisti nella sezione DIG Pitch. Riservata a progetti d’inchiesta video, questa categoria assegna un contributo allo sviluppo del progetto di 20.000 euro. Gli autori degli otto progetti selezionati avranno a disposizione 7 minuti e un breve trailer per convincere la giuria schierata all’ascolto, presieduta da Jeremy Scahill (The Intercept), e composta da Alexandre Brachet (Upian), Riccardo Chiattelli (laeffe), Corrado Formigli (La7), John Goetz (NDR/Süddeutsche Zeitung), Morten Moller Warmedal (NRK), Hans Peterson Hammer (SVT), Maggie O’Kane (The Guardian), Marco Nassivera (Artè), Alberto Nerazzini (freelance), Pino Corrias (Rai), Andrea Scrosati (Sky Italia) e Margo Smit (NOS). Nelle due edizioni passate, grazie al DIG Pitch, sei progetti son diventati produzioni. Oltre a Italian Offshore e The Organization, premiati con il contributo allo sviluppo, altri quattro progetti han trovato percorsi produttivi: “Follow the paintings” e “Ignoto 1” con Sky Italia, “Chinese or Italian” con ARTE e “Ustica, il missile francese” con Canal + poi acquisito da Mediaset. 

Il programma del weekend dedica ampio spazio anche alle altre sezioni dei DIG Awards, riservate alle migliori opere video giornalistiche prodotte nell’ultimo anno: inchieste tv e reportage di diversi formati e durate. I 15 finalisti comporranno una eccezionale rassegna di titoli che ci condurranno dalle Filippine alla MET in Repubblica Ceca, dall’uso delle armi negli States al controllo delle nascite in Cina, fino agli esiti della Primavera araba in Egitto e Tunisia (Palazzo del Turismo, ingresso libero).

Grande chiusura dei DIG Awards sabato sera (Piazzale Ceccarini, 21.30) con la cerimonia di premiazione condotta da Vicsia Portel e special guest Evgenj Morozov, tra i massimi esperti di comunicazione digitale. Durante la serata verranno proclamati i vincitori dei DIG Awards 2017, nelle sei categorie del concorso riservate a progetti d’inchiesta video e a inchieste e reportage video di diversa durata. Partecipano alle premiazioni i componenti della giuria, presieduta dal reporter statunitense Jeremy Scahill.

Chiusi ufficialmente i concorsi, domenica 25 giugno il DIG Festival continua a dare spazio alle proiezioni in anteprima per l’Italia. Due dedicate a paesi e guerre dimenticate dai media mainstream come il Ciad e lo Yemen. Un terzo invece porta alla luce il mercato della pornografia.
Alle 15.30 è in programma Hissène Habré: Prosecuting an Embarrassing Ally il documentario che racconta la storia di un processo, quello all’ex presidente del Ciad Hissène Habré condannato per crimini contro l’umanità. Alle 16.30, nell’inchiesta Pornocracy: The New Sex Multinationals, l’icona femminista Ovidie rivela come un gruppo di programmatori senza esperienza di pornografia sia riuscito a impossessarsi dell’industria dell’intrattenimento per adulti.

Si prosegue alle 17.30 con Yemen: Britain’s Unseen War, uno straordinario reportage dallo Yemen sconvolto dalla guerra civile: i giornalisti del programma di Channel 4 Unreported World documentano gli effetti catastrofici provocati dai bombardamenti della coalizione filosaudita, con armi vendute dal governo britannico per 3,3 miliardi di sterline.

Il DIG Festival si spinge oltre le frontiere del giornalismo tradizionale, esplora il volto funzionale dell’hacking e prosegue l’indagine sull’uso delle tecnologie. Una delle sale del Palazzo del Turismo, l’hacking room,  ospiterà un centro di consulenza informatica gratuita, per chiunque voglia imparare a potenziare la sicurezza dei propri dispositivi digitali. Con l’aiuto dei qualificati esperti dell’Hermes Center e di IRPI, gli utenti potranno familiarizzare con una serie di app open-source che permettono di usare in maniera anonima i propri smartphone, tablet e notebook: il modo migliore per navigare in piena sicurezza, evitando di divulgare inavvertitamente informazioni personali e conoscendo meglio limiti e opportunità del web che solo ora comincia a manifestarsi nella sua complessità dopo una lunga fase in cui la retorica ottimistica dei guru della rete ha dominato incontrastata.

A Riccione, sabato sera, ci sarà Evgenj Morozov, studioso e scrittore impegnato attivamente nella difesa della democrazia, tra i primi a segnalare i limiti delle cyberutopie. Internet non salverà il mondo è il titolo dell’intervento ospitato nell’ambito della cerimonia di premiazione.

Domenica 25 giugno la giornata finale del DIG Festival propone un brunch a tema, all’insegna dell’attivismo digitale e del più moderno giornalismo d’inchiesta. Appassionati di nuovi media e comuni cittadini potranno discutere con reporter di fama internazionale ed esperti di tecnologie digitali in una tavola rotonda dedicata alle tendenze che hanno rivoluzionato il modo di fare informazione. Fonti online, rivelazioni di portata globale, piattaforme sicure per il whisteblowing hanno aperto frontiere inesplorate per chi si impegna in nome della libertà di espressione e della democrazia. Ma, tra censure, intrusioni informatiche e tentativi di manipolazione, anche sul web non è tutto oro quel che luccica.

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