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Cronaca Riccione

Corpo Forestale, scattano i sigilli nell'ex vivaio abbandonato

Rilevati abusi urbanistici e paesaggistici oltre all'abbandono di una serie di rifiuti e scarti edili

Sono scattati nella mattinata di lunedì i sigilli, apposti dal personale del Corpo Forestale dello Stato di Rimini, all'ex vivaio abbandonato sulla Statale 16 a Riccione. La struttura, in stato di abbandono da diversi anni, è stata messa sotto sequestro per una serie di violazioni urbanistiche, con abusi edilizi, e paesaggistiche, in quanto si trova sugli argini protetti del Marano. Nell'area, inoltre, il personale della Forestale ha individuato anche l'abbandono di numerosi rifiuti provenienti, quasi tutti, da degli scarti di materiali edili. Nelle strutture abbandonate, inoltre, sono state trovate tracce di bivacchi recenti e, all'interno del perimetro, in passato anche persone che si erano accampate per trovare un rifugio di fortuna.

Scattano i sigilli nell'ex vivaio abbandonato

La collaborazione col Comune di Riccione ha permesso poi alla Forestale di visionare e di verificare la regolarità dell’intera pratica urbanistico-edilizia che è risultata viziata da un’iniziale dichiarazione risultata palesemente falsa nel confronto con le foto aeree; essendo tutta l’area posta in stretta prossimità del fiume Marano, pur non potendosi  contestare i reati urbanisti in quanto le costruzioni risalgono agli anni 80, sono risultati invece permanere i reati di tipo paesaggistico. Sono stati quindi contestati all’attuale proprietà, un’immobiliare di Riccione, reati inerenti sia alla violazione paesaggistica sia all’abbandono di rifiuti e si è proceduto al sequestro probatorio dell’area.

“Il sequestro di oggi - ha sottolineato il comandate provinciale del Corpo Forestale, Aldo Terzi - è solo l’ultimo di una serie di iniziative per il controllo delle aree degradate e abbandonate molto frequenti sul territorio provinciale soprattutto nei comuni litoranei. In tali zone, accanto al degrado ambientale che si manifesta con l’abbandono di rifiuti di varia natura (demolizioni, auto, laterizi, plastiche, lamiere, vernici) e alle connesse problematiche di tipo igienico-sanitario (zanzara tigre, odori), spesso si vengono a creare i presupposti per occupazioni abusive di sbandati o per l’esercizio di attività di spaccio o di prostituzione. In questo contesto di ordine e sicurezza pubblica il personale del Corpo Forestale spesso opera in stretta collaborazione con Polizia di Stato e Carabinieri sotto la direzione della Questura di Rimini come testimoniano i numerosi interventi su strutture fatiscenti e la costante presenza nei parchi pubblici e nelle aree verdi all’interno degli agglomerati urbani. Nell’operazione di oggi è risultata fondamentale la sinergica collaborazione con i servizi tecnici delle  Amministrazioni comunali che permette una più efficace individuazione di reati connessi alle violazioni urbanistico - edilizie e paesaggistiche là dove sussistano i presupposti di legge”. 

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