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Cronaca Riccione

Riccione, 700 nuovi casi di demenza l'anno: inaugurato il Cedem Centro della memoria

L’insorgenza di nuovi casi è di circa 700 casi all’anno, mentre la durata media della malattia è di 10-12 anni

E' stato inaugurato mercoledì mattina il Centro della memoria “Cedem” di Riccione, un nuovo servizio per l’assistenza alle persone affette da demenza e ai loro familiari. Il servizio, sinora attivo solo a Rimini, eseguirà visite ambulatoriali di primo controllo e  programmate, privilegiando la popolazione del Distretto Sud. I locali del nuovo servizio sono adiacenti allo “Scaramaz Caffè”, lo spazio di socializzazione e informazione per persone affette da demenza e i loro congiunti, inaugurato nella stessa Casa Pullè il 16 aprile dello scorso anno.

Il nuovo ambulatorio Cedem Centro della memoria di Riccione per la gestione dei disturbi cognitivi sarà aperto il mercoledì pomeriggio (con orario 14-18) ed eseguirà inizialmente prime visite e visite di controllo programmate, privilegiando naturalmente la popolazione del Distretto Sud dell’ex Ausl di Rimini. In seguito, e dopo acquisizione di ulteriori risorse umane, sarà prevista anche a Riccione, come a Rimini, la possibilità di effettuare prime visite a prenotazione diretta Cup.

L’attività ambulatoriale – prevalentemente dedicata alla diagnosi e alla gestione farmacologica dei sintomi cognitivi e comportamentali delle demenze – si integrerà con le possibilità terapeutiche non farmacologiche utilizzate dallo stesso Scaramaz Cafè e dall’Associazione Alzheimer Rimini, che collabora con l’Ausl e il Comune di Riccione nelle iniziative di supporto ai familiari. Ugualmente significativa è l’ubicazione del Cedem Riccione all’interno di una struttura che ospita e gestisce, attraverso la Casa residenza per anziani e il Centro Diurno, anche persone affette da demenza, offrendo pertanto la possibilità di consulenze specialistiche e terapeutiche eseguite direttamente sul posto, senza necessità di spostamento o trasporto degli utenti.

Nel corso del 2013 il Cedem di Rimini, di cui il nuovo ambulatorio di Riccione è ora un’estensione territoriale, ha effettuato più di 3000 prestazioni ambulatoriali, consistenti prevalentemente in circa 1000 prime visite e circa 2000 visite di controllo. Con l’attivazione dell’ambulatorio riccionese verranno offerte circa 24 prestazioni aggiuntive mensili (fra prime visite e controlli) con un ulteriore incremento delle prestazioni ambulatoriali per questa particolare tipologia di pazienti.

“E’ un bel momento per la città – ha affermato il Sindaco Massimi Pironi, presentando il nuovo presidio socio-sanitario – di cui ringrazio i dirigenti dell’Ausl, per aver assecondato le nostre richieste. La nostra società sta cambiando. Negli ultimi cinquant’ani l’aspettativa di vita è aumentata di circa 8 anni. Nei prossimi cinquant’anni ci si aspetta che cresca altrettanto. Questo significa prepararsi ad affrontare problemi nuovi. La demenza è una degenerazione che sconvolge la vita delle famiglie. Le strutture pubbliche devono essere preparate a dare risposte. Con questo nuovo servizio Riccione diventa il riferimento naturale per l’intera popolazione del Distretto Sud e dei suoi 14 comuni. E Casa Pullè è la sede naturale per il nuovo Cedem”.

“Il 5 per cento della popolazione over 75 soffre di demenza – hanno ricordato il Stefano De Carolis ed  Elisabetta Silingardi, responsabili del Centro della memoria di Rimini – che è una patologia non guaribile ma curabile e gestibile, sia prima dell’insorgere della malattia, con i gruppi di potenziamento della memoria, sia dopo la diagnosi conclamata, con tecniche per rallentarne l’avanzata. In entrambi i casi serve un approccio multidisciplinare. Da qui la necessità di inserire il servizio in una struttura socio-sanitaria come Casa Pullè, fortemente integrata con il territorio”.

Alcuni dati statistici danno l’idea della rilevanza sociale della malattia nel territorio provinciale: nel 2012 (ultimi dati elaborati) i pazienti affetti da demenza erano 4330 su un bacino di popolazione over 65 di circa 70.700 unità. L’insorgenza di nuovi casi è di circa 700 casi all’anno, mentre la durata media della malattia è di 10-12 anni. Il rischio di demenza, come tutte le patologie degenerative, aumenta con l’età. Oltre i 75 anni il rischio di ammalarsi è del 5 per cento; ma arriva al 50 per cento quando si superano i 95 anni di età. I casi di malattia sono in costante aumento (un 5 per cento ogni dieci anni) e aumentano anche le forme precoci, a partire dai 60 anni, dovute soprattutto ai cattivi stili di vita, soprattutto l’abuso di droghe e alcol.

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