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Cronaca Riccione

Riccione, donati nuovi monitor multiparametrici all’ospedale “Ceccarini”

Aprendo i lavori Giannei ha colto l’occasione per sintetizzare l’attività dello stabilimento ospedaliero di Riccione: il “Ceccarini” ha 200 posti letto e i vi operano 491 operatori

Ancora un segno tangibile di vicinanza della società civile all’Ospedale “Ceccarini” di Riccione. La compagnia teatrale dialettale “Quei dal Funtanele” ha infatti donato alla struttura quattro monitor multiparametrici, molto importanti per la valutazione delle condizioni dei pazienti attraverso la rilevazione dei parametri vitali e dunque per una diagnosi approfondita. Ha avuto luogo stamattina, alla presenza dei donatori, della direzione ospedaliera (Romeo Giannei), dei vertici delle unità operative che utilizzeranno l’attrezzatura, delle autorità locali e dei donatori, la cerimonia di inaugurazione.

Le apparecchiature, del valore di circa ottomila euro, saranno collocate nelle unità operative di “Gastroenterologia – Endoscopia Digestiva” (diretta da Luigi Solmi, presente sabato al taglio del nastro il dottor Giuseppe Onorato), di “Pneumologia” (direttore il dottor Luigi Lazzari Agli) e “Medicina” (diretta dal dottor Andrea Grossi). Aprendo i lavori Giannei ha colto l’occasione per sintetizzare l’attività dello stabilimento ospedaliero di Riccione: il “Ceccarini” ha 200 posti letto e i vi operano 491 operatori (116 medici, 235 infermieri, 55 operatori ausiliari, 56 operatori tecnici e 29 amministrativi); nel corso del 2013 il Pronto Soccorso ha contato 34.359 accessi (dei quali circa 27mila, pari al 78 per cento, non urgenti), con una media di 90 al giorno in inverno a picchi di 180 al giorno in piena stagione estiva; vi sono stati 8.000 ricoveri, 5.612 interventi chirurgici, 45.562 prestazioni di radiologia, circa cinquantamila prelievi e 120mila attività ambulatoriali.

Trenta i milioni di euro investiti per realizzare il nuovo Dea, inaugurato nel 2007, che è stato volano per il rinnovo di tutta la struttura ospedaliera, cui presto si aggiungeranno, nei piani, il nuovo laboratorio a risposta rapida e la nuova Endoscopia Digestiva e Respiratoria al posto delle vecchie sale operatorie. Giannei ha naturalmente ringraziato sentitamente la compagnia dialettale per la donazione sottolineando che “quando questi gesti vengono da privati cittadini, da un gruppo di amici come questi, sono ancora più belli”.

Belli ma anche molto utili, come è emerso dalla spiegazione del loro utilizzo fatta dai diretti interessati. Infatti il dottor Onorato ha spiegato che “le manovre di colonscopia, molto importanti per la prevenzione del tumore del colon retto, quindi di fatto per salvare vite, vengono ora fatte con sedazione, perciò è importante avere un monitor che tenga monitorati i parametri vitali dei pazienti”. Metodiche di questo tipo se ne eseguono, al “Ceccarini”, circa 1.500 l’anno. Grossi ha chiarito che nelle Medicina il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti, anche dopo interventi chirurgici è fondamentale.

Mentre Lazzari Agli ha spiegato come “nei circa 1.700 interventi seminvasivi di esame strumentale delle vie respiratorie che facciamo ogni anno, taluni necessari per salvare i pazienti da gravi patologie, il poter monitorare il paziente in tempo reale è molto importante, e questi apparecchi sono molto più performanti di quelli che avevamo in uso attualmente”. L’ingegner Roberto Camillini, direttore dell’”Ingegneria Clinica” di Rimini dell’Ausl Romagna, ha colto l’occasione per ricordare che nelle strutture riminesi vi sono apparecchiature per circa 70milioni di euro, “vale a dire circa settemila euro di valore, in media, per ogni posto letto. E ogni anno investiamo ulteriori tremila euro a posto letto per le necessarie manutenzioni”.

L’assessore del Comune di Riccione Cesarini si è unito ai ringraziamenti a “Quei dal Funtanele” sottolineando, citando anche Papa Francesco, che “il bene è moltiplicatore di se stesso. Quanto è successo oggi è molto bello, e contribuisce a fare dell’Ospedale una casa comune, così come una casa di tutti dev’essere il Comune e la città tutta. Con un battuta a ‘Quei dal Funtanele’, ‘brev burdel’…”. Per la compagnia dialettale ha fatto un breve intervento Mirco Berardi, il quale ha ricordato come la compagnia teatrale sia nata quasi per caso, 26 anni fa. “Eravamo amici di bimbi che frequentavano l’asilo, e le maestre, che stavano lavorando sulle origini del nostro territorio, ci chiesero di fare una rappresentazione dialettale. La cosa è piaciuta e così siamo andati avanti. Ora continuiamo a recitare dove ci chiamano. Funziona anche perché siamo tutti amici, ci consigliamo su come fare le cose, non c’è un regista e non c’è un capo. Tutto quello che ricaviamo dalle nostre commedie lo devolviamo in beneficenza”.

Questa donazione non  è infatti certo il primo gesto di solidarietà della compagnia teatrale “Quei dal Funtanele” che dedica una particolare attenzione alla comunità locale e al territorio d’appartenenza, sebbene non sia mancata una importante donazione anche all’Ospedale Gaslini di Genova per la cura delle patologie oncologiche pediatriche. Si possono a tal proposito ricordare, tra le altre, le donazioni alla scuola del Quartiere Fontanelle, e a varie persone che avevano bisogno di un sostegno per problematiche legate alla salute congiuntamente ad una difficile situazione personale e sociale.

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