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Cronaca Riccione

Minacce al fidanzatino della figlia: "Non sei mussulmano, non devi uscire con lei"

Il padre padrone al ragazzino 14enne: "Se vi vedo insieme ti ammazzo". L'uomo denunciato per stalking

Una innocente storia d'amore, nata sui banchi di una scuola superiore riccionese tra due giovani, si è trasformata in un'epopea degna de "I promessi sposi" per un ragazzino di appena 14 anni. L'unica sua colpa è stata quella di innamorarsi, e di essere ricambiato, di una 15enne di origini marocchine e mussulmana facendo così scattare la furia del padre di lei. La coppietta aveva iniziato a frequentarsi la scorsa primavera ma, quasi subito, la notizia era arrivata alle orecchie dell'uomo, un 49enne nordafricano, che come uno dei bravi di don Rodrigo aveva affrontato lo spasimante della figlia. A differenza del romanzo manzoniano, però, le minacce dell'uomo non sono state affatto velate ma molto più esplicite. Non tollerando che la ragazzina frequentasse un non mussulmano, il marocchino ha affrontato direttamente il ragazzino per fargli capire che quella relazione gli era sgradita arrivando a minacciare il 14enne. Se la loro relazione fosse proseguita, il fratello maggiore della 15enne gli avrebbe potuto "fare male". Anche il 49enne, senza mezze parole, ha minacciato direttamente di morte il ragazzino.

Quest'ultimo, spaventato, aveva raccontato tutto ai genitori che, a loro volta, si erarno recati dai carabinieri di Riccione per presentare una querela. La denuncia non era servita a nulla tanto che il 49enne aveva iniziato a pedinare i due ragazzini fino a quando, lo scorso 24 ottobre, li aveva sorpresi insieme su una panchina. Ne era nato un putiferio e, dopo aver urlato delle frasi in arabo alla figlia, l'uomo si era rivolto al fidanzatino con l'ennesima minaccia: "Se ti vedo ancora insieme a lei ti uccido" promettendogli che, con un coltello, gli avrebbe aperto la gola da orecchio a orecchio. La situazione era precipitata a tal punto che i genitori del 14enne, erano costretti a seguire il figlio in ogni suo spostamento per evitare che le minacce del marocchino si trasformassero in realtà mentre, nel fratttempo, si erano nuovamente rivolti ai carabinieri. Al termine delle indagini, i militari dell'Arma hanno chiesto e ottenuto dalla magistratura un provvedimento restrittivo nei confronti del 49enne che non potrà avvicinarsi a meno di 300 metri dal ragazzino e dai luoghi da lui frequentati pena l'arresto.

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