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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Nel porto di Riccione arriva un cestello "mangia plastica"

Si chiama Seabin e sarà in grado di aspirare 500 chili di rifiuti all'anno

Basta plastica in mare. Per ridurre l'inquinamento Riccione adotta il dispositivo Seabin, uno strumento mangia plastica che verrà collocato al porto e immerso nell’acqua, con cui sarà possibile recuperare oltre 500 chili di rifiuti plastici galleggianti all’anno, comprese le microplastiche di diametro fino a 2 millimetri.

L’amministrazione ha approvato lo schema di contratto di collaborazione, mediante comodato gratuito, con “Lifegate Consulting and Media spa” per avviare il progetto denominato “ Lifegate Plasticless” e l’obiettivo di contribuire alla pulizia delle acque del porto. L'investimento sarà quindi a costo zero e Seabin sarà operativo dalla primavera.

Il Seabin è dotato di una pompa che aspira e butta fuori acqua, creando un effetto di decompressione all’entrata del cestello, può lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e raccogliere anche microplastiche e microfibre invisibili all’occhio umano, senza intralciare le attività portuali.

"Abbiamo aderito a questo progetto - afferma l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi – per la sua connotazione ambientale legato ai temi della sostenibilità, del contrasto all’inquinamento e della sensibilizzazione a stili di vita improntati sul rispetto della qualità dell’acqua e dell’aria. Un’azione che stiamo portando avanti su più fronti. Educare al rispetto del mare è una strada condivisa con le associazioni legate al mondo della nautica in ogni sua sfaccettatura. Interesseremo anche le scuole, già coinvolte nelle scorse settimane ad iniziative legate all’apprendimento della storia e delle tradizioni marinare, con progetti specifici che hanno coinvolto pescatori, operatori delle associazioni e la stessa pescheria portuale”.

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