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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Valanga di Pila, fissato l'interrogatorio per gli istruttori del Cai indagati

Tra i sei, accusati di disastro e omicidio plurimo colposi, figura il 45enne riminese Giacomo Lippera

E' stato fissato dal pubblico ministero Eugenia Menichetti, che coordina l'indagine sulla  valanga di Pila che nella zona del Col Chamolé ha travolto un gruppo di alpinisti, uccidendo Roberto Bucci, 28 anni di Faenza, e l’istruttore del Cai Carlo Dall’Osso, 52 anni di Imola, l'interrogatorio dei sei indagati accusati di disastro e omicidio plurimo colposi. Giovedì 17 maggio, compariranno di fronte al sostituto procuratore Vittorio Lega (51) istruttore nazionale Cai di scialpinismo di Faenza e direttore del corso, Leopoldo Grilli (44) della sezione Cai di Imola, Alberto Assirelli (50) di Ravenna, Paola Marabini (56) di Faenza, Giacomo Lippera (45) di Rimini, e Matteo Manuelli (43) di Imola, questi ultimi due travolti e feriti. Si tratterebbe del responsabile del corso e dei cinque istruttori dei 12 allievi della scuola Cai 'Pietramora' (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini) che aveva organizzato l'escursione didattica di sabato.

Alpinisti romagnoli travolti dalla valanga

Il soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves ha consegnato la relazione in procura, che ha così aperto un'inchiesta per disastro e omicidio plurimo colposi. Tra i sei indagati ci sarebbero anche due sopravvissuti travolti dalla slavina, un riminese e un imolese, istruttori sezionali del Cai. Uno di loro è stato salvato in extremis dai soccorritori, che lo hanno rianimato. Tra di loro anche due snowboarder, che procedevano in salita con le ciaspole, tra i quali la vittima faentina. Oltre ai due feriti e ai due morti, anche altre due o tre persone sarebbero state coinvolte parzialmente dal distacco nevoso.

In base alla ricostruzione del soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves, la massa di neve si sarebbe probabilmente staccata dopo il passaggio degli sciatori che erano a monte. La valanga aveva un fronte di 200-250 metri e uno sviluppo di 600. Il gruppo è partito al mattino da Aosta, all'apertura degli impianti, e con l'ovovia ha raggiunto Pila. Qui ha iniziato l'escursione tra le 8.30 e le 9. Poi, la tragedia.

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