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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

I danni del maltempo, l'attacco di Pecci: "Potevano essere evitati, troppe zone collinari sono state abbandonate"

Il capogruppo della Lega: "Non servono ulteriori vincoli edificatori, ma occorre investire nelle valli su agricoltura, turismo e ambiente"

Marzio Pecci, capogruppo capogruppo provinciale della Lega, interviene sulle dichiarazioni del presidente della Provincia Riziero Santi in merito alel dichiarazioni sui vincoli urbanistici in Alta Valmarecchia.

"Le dichiarazioni del Presidente della provincia di Rimini fanno subito pensare alle grandi responsabilità che lo stesso ha nella causazione dei danni da maltempo che le Valli della provincia hanno patito in questi ultimi mesi. Dobbiamo abbandonare l'idea che si tratti di eventi atmosferici eccezionali e quindi non previdibili o non preventivabili. Bisogna avere il coraggio di dire che se gli amministratori avessero provveduto alla giusta manutenzione del territorio i danni non ci sarebbero stati o sarebbero stati minori o comunque contenuti. Purtroppo molto di quanto è accaduto è dovuto anche all'abbandono delle zone collinari e montagna ed allo spopolamento che hanno creato il degrado dell'ambiente montano. Allora, la prima cosa da fare per la difesa del suolo e per la salvaguardia dell'ambiente montano non basta dire “ridimensioniamo la capacità edificatoria” perché c'è uno spopolamento, come fa il Presidente della Provincia Santi, ma occorre creare le condizioni perché la gente non abbandoni il nostro entroterra e, chi lo ha fatto, trovi lo stimolo per ritornarci. Bisogna, come si dice, che “ognuno faccio il suo” e per questo occorre che la Regione metta a disposizione risorse volte a creare lavoro, servizi e condizioni di vita ad alta qualità ambientale, mentre la provincia faciliti gli interventi urbanistici, curi gli edifici scolastici, curi le strade e i fossi e, quindi, intraprenda una strada contraria a quella indicata dal Presidente della Provincia.Non ci piacciono gli autoritarismi così come non ci piacciono gli accentramenti di potere per cui "il faccio tutto io" del Presidente non è accettabile così come non é accettabile che un Sindaco, seppur da presidente, si esprima, d’autorità, contro i piani urbanistici di un altro sindaco.

Allora noi gli suggeriamo che, per evitare lo spopolamento dell’entroterra occorre investire sull'agricoltura, sul turismo e sull'ambiente con progetti che partono dalla Valle Ventena, comprendendo la Valconca fino ad arrivare all’Alta Valmarecchia. Avere le idee chiare significa già questo salvaguardare l'ambiente o meglio “fare ambiente”; tema caro alla Lega ed agli altri partiti di opposizione in provincia, ben diverso dall'ambientalismo della Greta Thunberg della quale, sembra, se ne siano già dimenticati tutti. Per “fare ambiente” occorre dunque togliere lacci e lacciuoli e mettere in piedi strategie ed interventi che trovino impegno nei programmi elettorali già a far tempo dalle prossime elezioni regionali che si terranno, molto probabilmente, a novembre. Occorre pensare, anche alla salute e alla sicurezza alimentare che, alla luce dei recenti scandali, merita particolare attenzione per cui sarà indispensabile pensare ad attività di controllo oltre ad attività volte a comunicare ai cittadini informazioni sui vantaggi del "mangiare italiano ed in particolare romagnolo". Per concludere suggeriamo al Presidente di agire subito e mettere in piedi azioni equilibrate ed intelligenti dirette a favorire lo sviluppo di progetti con le regole che ci sono, per migliorare la situazione naturale e favorire il rapporto tra natura e l'uomo perché se è vero che alla natura non si può fare violenza è altrettanto vero che le dichiarazioni “spot” non servono a nulla.

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