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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Avvelenato con l'aranciata, il Procuratore: "Nessun allarmismo, stiamo indagando"

Dopo le prime notizie sulla morte dell'idraulico di San Clemente si è scatenato un tam tam incontrollato su internet

"Non è necessario fare dell'allarmismo, stiamo indagando per capire come l'acido sia finito nella bottiglia di aranciata". A spiegarlo è il Procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, che ha aperto un fascicolo dove si ipotizza il reato di avvelenamento di sostanze alimentari in seguito all'improvviso decesso di Stefano Amadori, l'idraulico 54enne di San Clemente morto dopo aver bevuto da una bottiglia di aranciata che, però, conteneva del liquido corrosivo. "I primi risultati delle analisi effettuate sulla bottiglia - spiega il Procuratore della Repubblica - hanno evidenziato una concentrazione di acido estremamente alta che, difficilmente, potrebbe arrivare da una produzione industriale". In sostanza, quindi, la presenza del liquido corrosivo sarebbe successiva al confezionamento della bevanda acquistata, dalla moglie della vittima, intorno al 24 aprile in un noto centro commerciale di Rimini. "Il sequestro delle bottiglie del lotto di produzione - prosegue Giovagnoli - è stato a scopo cautelare. Sono circa una trentina le confezioni messe sotto sigilli e, al momento, non sarebbero emerse manomissioni".

La tragedia di Amadori si è consumata nella giornata del 25 aprile quando, nella propria abitazione, aveva bevuto quanto contenuto nella bottiglia e si era immediatamente sentito male. E' stato lo stesso 54enne a chiamare i soccorsi dopo che, dai primi sorsi, ha iniziato ad avvertire un fortissimo bruciore per la gola e lungo tutto lo stomaco. Trasportato in ospedale, i medici dell'Infermi hanno cercato di sottoporlo a un disperato intervento chirurgico nel tentativo di salvarlo ma, in sala operatoria, si sono resi conto che il liquido aveva corroso irreparabilmente gli organi interni. Durante l'operazione, il cuore del 54enne ha smesso di battere e, il medico, non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

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