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Cronaca

Bagnino "pagato" a calci e pugni dall'albergatore, 3 persone condannate

L'operatore di spiaggia, a fine stagione, era andato a chiedere il pagamento degli ombrelloni affittati ai clienti della struttura ricettiva

Si è conclusa con la condanna di tre persone, tutte a 1 anno e 4 mesi con la sospensione della pena condizionata al pagamento dei danni, la vicenda giudiziaria che aveva visto il titolare di uno stabilimento balneare venire picchiato a sangue da una famiglia di albergatori. L'aggressione risale al 24 luglio del 2008 quando, secondo le ricostruzioni fatte in aula, l'operatore di spiaggia era andato a battere cassa coi titolari di un albergo. A inizio stagione, infatti, avevano stipulato un accordo dove, in cambio di prezzi stracciati, i gestori dell'hotel si erano impegnati a mandare i loro clienti nello stabilimento del bagnino. Il pagamento, tuttavia, veniva fatto direttamente nel conto dell'albergo e, a stagione inoltrata, il titolare dello stabilimento balneare non aveva ancora visto un euro tanto che, in un primo tempo, aveva deciso di far pagare il conto dei lettini direttamente ai turisti. Una mossa che aveva indispettito i gestori dell'albergo e aveva determinato un'escalation di tensione.

Il 24 luglio, quindi, il bagnino e il suo aiutante 15enne si recarono nell'albergo per cercare di risolvere la questione ma, sull'altro fronte, gli albergatori, padre, figlio e figlia, avevano accolto il titolare della spiaggia con calci e pugni. Lo stesso aiutante del bagnino, sentito in aula, aveva raccontato che i tre avevano picchiato il suo datore di lavoro anche con una sedia. Particolarmente pesante il bilancio per il bagnino: setto nasale fratturato, problemi a schiena e collo con un ricovero in ospedale di 5 giorni più altri 120 giorni di malattia. Il pubblico ministero, per i tre albergatori, aveva chiesto una condanna di oltre 3 anni a testa.

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