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Cronaca

Bolkestein, Mare Libero diffida i sindaci a estendere le concessioni di 15 anni

Il Coordinamento nazionale ha inviato le prime notifiche ai comuni costieri diffidandoli sul tema spiagge

Spiagge nel mirino. Il Coordinamento Nazionale Mare libero ha inviato le prime notifiche ai comuni costieri diffidandoli: 1) All’ applicazione delle norme conformi all’ ordinamento dell’Unione Europea e alla disapplicazione delle norme in contrasto con i principi del T.F.U.E. e con la direttiva 2006/123/ce in materia di concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo.
2) All’ attivazione del procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’assegnazione di tutte le “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” rientranti nelle sue competenze territoriali.
3) All’ applicazione art. 49 codice della navigazione,  “devoluzione opere non amovibili” al fine di procedere agli incameramenti dei beni immobili a favore dello stato.
4) Alla non apposizione dei timbri ricognitori dell’ estensione di 15 anni della durata delle concessioni.

"Siamo partiti dai comuni costieri della Provincia di Rimini, si chiarisce nel comunicato del CO.NA.MA.L.,  in quanto il clima di campagna elettorale per le elezioni regionali emiliano-romagnole induce la politica ad illudere i concessionari balneari di poter ottenere immaginarie proroghe contrarie all’ ordinamento costituzionale ed euro-unitario che puntualmente verranno disapplicate da parte degli organi giudiziari così come si è  puntualmente verificato nelle pronunce giurisdizionali degli ultimi anni degli organi giurisdizionali di legittimità e di merito . Gli enti locali territoriali e gli enti pubblici competenti in vario modo ad intervenire sul demanio marittimo hanno dei doveri precisi imposti dal codice della navigazione e dall’ ordinamento giuridico a cui non si possono sottrarre.  Siamo partiti dalla Provincia di Rimini e continueremo a inviare diffide in altri comuni costieri italiani, a cominciare dalla Versilia, dal Litorale Romano, e da quelli Campano e Ligure".

In particolare la diffida coinvolge i comuni di Rimini, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Bellaria Igea-Marina, in persona dei sindaci - rappresentanti legali pro-tempore - invitandoli a disapplicare la normativa in contrasto con i principi euro unitari in materia di “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” e conseguentemente ad attivare come suo obbligo e senza ulteriori ritardi il procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’assegnazione di tutte le “Concessioni Demaniali Marittime a scopo turistico ricreativo” rientranti nelle loro competenze territoriali e da tempo scadute e/o prorogate in modo non conforme all’ ordinamento comunitario;  oltre ad attivare tutti gli obblighi di controllo in ordine alla legittimità della situazione esistente venutasi a conformare a seguito dei su menzionati principi di diritto e pronunce giurisdizionali. Diffida altresì, a non emanare atti ricognitori che possano creare illegittimi affidamenti e/o  aspettative  ai concessionari (“timbri ricognitori al 31.12.2033”) e che potrebbero essere fonte di danno erariale all’ ente.

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