Bollette gas, insulti ai dipendenti di Sgr durante gli interventi nelle abitazioni
La denuncia di Cgil: "E' intollerabile che la rabbia degli utenti colpisca i lavoratori"
La protesta del gas non retrocede di un passo. Anzi, si sta inasprendo, e a farne le spese sono anche i dipendenti di Sgr che in questi giorni stanno incassando insulti e offese da parte dei consumatori. A denunciare diversi episodi di questo tipo è Filctem Cgil di Rimini: "La federazione che organizza i lavoratori del settore gas-acqua, ed i dipendenti del gruppo Sgr, ritengono totalmente ingiuste le invettive che sono state lanciate in questi giorni nei loro confronti dagli utenti che protestano contro il 'caro' gas".
Caro bollette: "sulla pagina Ubriachi di gas siamo in migliaia pronti a lasciare Sgr"
Le offese
"Gli operatori che ogni giorno intervengono per guasti e lavori fuori e dentro le case dei cittadini, infatti, devono affrontare indicibili aggressioni verbali anche da parte di persone che, pur avendo ricevuto una normale bolletta del gas, per solidarietà con chi ha sollevato la protesta ritengono di dover infierire sui lavoratori rei soltanto di essere dipendenti dell’Sgr - continua Cgil - E, nella stessa assemblea pubblica dello scorso venerdì, più volte abbiamo udito dal pubblico giudizi che svalutano il lavoro giornaliero delle lavoratrici e dei lavoratori del call-center di Sgr, tra l’altro uno dei pochi mantenuti all’interno di una grande azienda e non esternalizzato. Un servizio che intendiamo difendere e bene ha fatto anche l’azienda a prendere le parti dei lavoratori che certo non meritano gli insulti degli utenti. Riteniamo intollerabile che la rabbia dei cittadini ricada sulle lavoratrici e sui lavoratori, rabbia che dovrebbe essere invece civilmente trasformata in un confronto con l’azienda come proposto dalle associazioni dei consumatori che hanno raccolto la protesta degli utenti".
INVITO ALL'EDUCAZIONE - Anche Mirella Guzzo, moderatrice e ideatrice della pagina facebook Ubriachi di gas, da cui è partita la protesta, ha lanciato sui social l'appello di usare la buona educazione e di non farsi prendere da rabbia e frustrazione.
