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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giornata dell'Infanzia, Rimini dà la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri

Nel Centro delle Famiglie del Comune di Rimini, dove sono state conferite, come atto simbolico, le prime cittadinanze onorarie ai bambini stranieri nati sul territorio italiano e residenti a Rimini

 Con una seduta solenne, il Consiglio comunale ha conferito mercoledì la Cittadinanza Onoraria a Andrea Canevaro, Professore ordinario di Pedagogia Speciale dell'Università degli Studi di Bologna. Alla cerimonia solenne nella sala del Consiglio ha fatto seguito la festa nel Centro delle Famiglie del Comune di Rimini, dove sono state conferite, come atto simbolico, le prime cittadinanze onorarie ai bambini stranieri nati sul territorio italiano e residenti a Rimini come auspicata premessa dell’effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale. Un mero atto simbolico - il riconoscimento della cittadinanza italiana è infatti regolamentato dalla legge - ma dal grande valore ideale, per incentivare una politica di accoglienza e contribuire alla realizzazione di una maggiore integrazione sociale, così indicato dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nello scorso gennaio.

Un riconoscimento d’assoluto prestigio “per aver dato impulso – si legge nella motivazione - con i suoi studi e le sue ricerche, allo sviluppo del pensiero sui temi della disabilità, delle differenze e dei sistemi educativi a livello nazionale ed europeo; per aver collaborato con i servizi scolastici ed educativi comunali nella sperimentazione dei primi percorsi di inserimento scolastico dei bambini con disabilità nelle scuole d’infanzia; per aver accompagnato il mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale riminese nella progettazione e nella costruzione di realtà di accoglienza e di inclusione sociale, educativa e occupazionale, partecipando in alcuni casi anche attivamente alla vita delle associazioni locali”.

Un riconoscimento che Rimini attribuisce ad Andrea Canevaro per il profondo legame che lo unisce alla Città, nato dalla collaborazione con i servizi scolastici ed educativi comunali ma anche col mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale riminese, come, fin dagli anni ’70, al Ceis con la fondatrice Margherita Zoebeli, a cui l’Università di Bologna assegnò nel 1989 la Laurea ad Honorem proprio grazie ai risultati nati da quel lavoro.

Aperta con il saluto del Presidente Donatella Turci, la seduta solenne ha avuto inizio con gli interventi del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e del Vicesindaco Gloria Lisi, con l'orazione ufficiale del Prof. Patrizio Bianchi, assessore della Regione Emilia – Romagna alla Scuola e Università.

“Con la cittadinanza al professor Canevaro – ha detto il sindaco Andrea Gnassi - proseguiamo nella valorizzazione delle figure che in qualche modo indicano un orizzonte nuovo nel processo di conoscenza e quindi di appartenenza, collante ideale della comunità e di ogni senso civico. Il professor Canevaro è uno di quegli italiani che ha lavorato per migliorare la scuola, per fare in modo che tutti i bambini possano trovare un proprio percorso, valorizzando le proprie peculiarità e potenzialità, facendo emergere l'essere. Vivere le differenze come possibilità, non come ostacoli. Canevaro – ha aggiunto - ci ha insegnato il valore della città educativa. La passione, il dinamismo e l’impegno del professor Canevaro sono al servizio da anni della comunità riminese, in un instancabile lavoro di confronto, stimolo intellettuale. La sua opera dà corpo e sostanza ad una idea di città che vuole stare nel cambiamento, che ripensa profondamente al modello di sviluppo”.

"Cari concittadini, ammetto di essere imbarazzato per le tante parole - ha esordito il neo riminese Andrea Canevaro - Molti degli elogi però sono da condividere con le persone che nel corso degli anni hanno reso possibile il percorso che avete illustrato. Con le passioni si scavalcano anche gli steccati, trovare persone appassionate ci consente di andare avanti e ho la fortuna di averne incontrate”. Il professore ha poi annunciato la sua partecipazione a Sant’Aquilina per la seconda sessione di un laboratorio dedicato al welfare di prossimità, “ovvero ciò che consente a chiunque di aiutare gli altri semplicemente svolgendo bene il proprio lavoro".

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