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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Consorzio per lo sviluppo dell’Aeroporto: "La riapertura di Airiminum è un bluff"

Sono tutti e tre caldi i fronti su cui Airiminum, la società che gestisce l'aeroporto di Rimini, si trova a battagliare

Sono tutti e tre caldi i fronti su cui Airiminum, la società che gestisce l'aeroporto di Rimini, si trova a battagliare. Quello dei voli, con l'ipotesi circolata di un contributo regionale per attirare le compagnie. Quello con i cugini del "Raffaello Sanzio" di Ancona, con gli strali del locale Movimento 5 Stelle in Parlamento. Quello del contenzioso con il Consorzio per lo sviluppo dello scalo, avversario al bando di gara Enac, che oggi replica alle "avventurose recenti dichiarazioni dell'amministratore unico" Leonardo Corbucci. Ribadendo in primo luogo che al momento della chiusura della gara non c'erano "competenze presenti in Airiminum, essendo la società costituita da pochi giorni". E "la situazione non sembra cambiata di molto dopo l'aumento del capitale sociale, sottoscritto al 25% (913.750 euro) da soggetti che non sembrano avere grande esperienza". Mentre dell'aumento fino a nove milioni di euro entro 30 giorni "non c'e' traccia". Ce ne è invece, prosegue il Consorzio, del "tentativo presso la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali di ottenere un finanziamento per pagare per i passeggeri in arrivo, seguendo la strada della fallita Aeradria". A peggiorare la situazione "l'utilizzo delle attrezzature presenti in aeroporto piuttosto obsolete, che non risultano ri-collaudate dalla Asl competente". Insomma la riapertura in tutta fretta, conferma il Consorzio, è stato un "bluff fatto senza nessun investimento, che lascia a carico del contribuente le ingenti spese della torre di controllo e della sorveglianza, dei Vigili del Fuoco e quant'altro". Ma l'Ati ha diversi sassolini da togliersi dalla scarpa. A partire dal punteggio della gara Enac.

"Non siamo riusciti a capire come AiRiminum abbia potuto ottenere magicamente 85 punti su 85", dice il Consorzio invitando a confrontare i due progetti presentati. Per quanto riguarda le dimissioni del precedente presidente, Pier Francesco Campana ha voluto evitare "strumentalizzazioni", ma a suo carico "non risulta nessun genere di condanna, diversamente da quanto avvenuto per Florio Fiorini, che è sicuramente presente all'origine della filiera societaria che ha dato vita ad Airiminum". Il Consorzio, sottolineando che non c'è finora evidenza della querela di Corbucci, conclude chiedendo "un impegno verso la trasparenza degli atti di gara", sul possibile conflitto di interessi per Laura Fincato, e in generale per un "riesame complessivo delle vicissitudini" dello scalo, anche alla luce dell'"imprevisto avvicendamento del prefetto". In modo che l'infrastruttura riprenda il volo "senza i vincoli e le incompetenze da cui è stata penalizzata in passato".

Dal canto suo AiRiminum, la società che si è aggiudicata la gestione dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini, stoppa tutte le comunicazioni non ufficiali. Attraverso una nota interna impone infatti a tutti i dipendenti e i collaboratori la "riservatezza più assoluta", istituendo la policy dell'addetto stampa e delle dichiarazioni ufficiali. Per cui la diffusione di qualunque informazione e comunicazione necessita di autorizzazione.

(Agenzia Dire)

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