rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rimini costruita senza regole, in caso di forte terremoto sarebbe rasa al suolo

Il ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Una zona ritenuta relativamente pericolosa dal punto di vista sismico ha edifici con una elevata vulnerabilità"

La sequenza sismica che, in questi mesi, sta colpendo l'Italia centrale provocando distruzione e dissesti impensierisce non poco se si pensa che, anche Rimini, in passato ha subìto terremoti forti. La memoria è corsa agli eventi del 1916 con uno sciame sismico iniziato con piccoli terremoti e concluso con una scossa che ha prodotto gravi danni alla città. Quella della bassa Romagna è una zona molto importante a livello sismico anche se, dal punto di vista della percezione, non c’è quell’attenzione che meriterebbe dal momento che, il riminese, ha visto scosse prossime a magnitudo 6. La storia ci dice che i terremoti più grossi sono stati quelli del 1672, 1786 e 1875, rispettivamente con una magnitudo di 5.6, 5.7 e 5.7 paragonabili al sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012. Il 1916, invece, è stato l’anno del doppio terremoto con una prima scossa da 5.8, a maggio, e una più forte ad agosto.

Schermata 2016-11-03 alle 10.15.27-2"Quella di Rimini è una zona sismica importante - spiega Romano Camassi, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - che in passato ha avuto terremoti importanti tanto che, dopo il 1916, era stata classificata come sismica. Il primo atto ufficiale è del 1927 ma, nel 1938 con un decreto ministeriale, tale classificazione viene cancellata su richiesta del Podestà del Comune di Rimini il quale chiede che la città venga eliminata 'dall’elenco di quelli nei quali è obbligatoria l’osservanza di speciali norme tecniche di edilizia'. Solo nel 1984 tale classificazione viene ripristinata. Questo vuol dire che dal boom edilizio partito negli anni '60, e per oltre 20 anni, tutte le sopralevazioni degli edifici trasformati in alberghi e le nuove costruzioni sono state realizzate senza l'obbligo della normativa antisismica. In pratica, una zona ritenuta relativamente pericolosa dal punto di vista sismico ha edifici con una elevata vulnerabilità".

Spesso si sente dire che Rimini, in quanto costruita sulla sabbia, avrebbe meno problemi in caso di terremoto perchè il terreno sarebbe in grado di assorbire le onde. Quanto c'è di vero?
E' una credenza sbagliata e, nella realtà, è tutto il contrario perché i terreni sabbiosi tendono ad amplificare lo scuotimento. Il terreno di fondazione migliore è quello roccioso, quelli morbidi, tendono ad amplificare gli effetti delle onde sismiche. Se, poi, la falda acquifera è molto superficiale in presenza di terreni sabbiosi c'è il rischio della liquefazione, come è accaduto durante il terremoto dell'Emilia nel 2012.

Oltre al terremoto del centro Italia, è stato registrato nei giorni scorsi anche un sisma a Cesena. I due eventi sono collegati?
Assolutamente no: quello di Cesena rappresenta un episodio indipendente, è una manifestazione della sismicità dell'appennino settentrionale che è una zona distinta da quello centrale.

Fermo restando l'impossibilità di prevedere i terremoti, cosa si deve aspettare Rimini?
Negli ultimi 400 anni abbiamo registrato 4 terremoti di forte intensità che devono farci tenere alta l'attenzione ma, appunto, è impossibile sapere cosa ci riserva il futuro, soprattutto ‘quando’ si verificherà il prossimo forte terremoto. Quello che sappiamo è che, a Rimini, la sismicità del passato ci dice che terremoti forti sono possibili, pur se non delle dimensioni di quelli che caratterizzano l’Appennino meridionale, dove possono aversi terremoti di magnitudo 7. Il vero problema è che, proprio perchè per quasi 50 anni gli edifici sono stati costruiti senza l'obbligo di adottare elementi antisismici, non conosciamo la vulnerabilità del patrimonio edilizio. La vera domanda è: gli edifici attuali sono davvero meno vulnerabili di quelli danneggiati dai terremoti del  1916?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rimini costruita senza regole, in caso di forte terremoto sarebbe rasa al suolo

RiminiToday è in caricamento