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Cronaca

Mare, fatti nuovi campioni. Polemica con Riccione? "Protestino contro le maree"

L'assessore all'Ambiente Anna Montini risponde alle accuse della Perla Verde e aggiorna sullo stato di salute dell'acqua

I divieti della balneazione scattati nei giorni scorsi hanno scaldato gli animi, anche quelli di Riccione che punta il dito contro Rimini. L'assessore all'Ambiente del Comune di Rimini, in occasione di un incontro sull'emergenza climatica, ha rassicurato che domani il litorale riminese dovrebbe tornare totalmente balneabile, anche nei punti colpiti martedì dai divieti, ben dieci tratti di Rimini sud (ai nove di martedì si è aggiunta la fossa Turchetta), della foce del Ventena a Cattolica e di Rio Asse e Fogliano Marina di Riccione.

Divieto di balneazione, le analisi sulle acque

"I nuovi campionamenti a 24 ore, intermedi, effettuati da Arpae confermano il rientro nei limiti dei valori di enterococchi ed escherichia coli e alla scadenza delle 48 ore la situazione tornerà alla normalità - spiega Montini - Il campionamento era fissato in calendario per lunedì 29 luglio, anche se c'era il divieto di balneazione in seguito ai temporali di domenica, si sono attenuti alla normativa e lo hanno eseguito. Si può modificare la data prestabilita di alcuni giorni solo nel caso di precise variabili, come le condizioni meteoclimatiche, ad esempio il mare grosso, la mancanza di personale che possa effettuare i rilievi, e casi eccezionali che vengono valutati inc apo ad Arpae e Ausl. Il calendario viene stabilito in primavera". Montini sottolinea come "gli effetti positivi del Psbo sono sotto gli occhi di tutti", con le acque della zona nord di Rimini che non registrano problemi. Per quanto riguarda la zona sud, con il divieto di balneazione che in città si estende dal porto a Miramare, "il campione di controllo effettuato ieri" ha dimostrato che "va tutto bene. L'inquinamento è stato di breve durata, come accaduto in altre occasioni subito dopo le piogge, ma servono i due giorni per togliere il divieto e la legge va rispettata".

anna montini - assessore ambiente rimini-2-2

Evidententemente, non è stato un caso eccezionale valutare un divieto già in atto, ne è conseguita una situazione particolarmente negativa anche a livello mediatico. Rimini è finita sui media nazionali e sui social non sono mancati commenti ironici di qualche utente che ha postato "Ma c'è chi fa ancora il bagno a Rimini?". L'affondo più pesante è però arrivato dalla Perla Verde, dove sono piombati i divieti a sorpresa visto che non c’erano state con i temporali di domenica, aperture di impianti. Riccione si è quindi scagliata contro Rimini, dicendo di venire danneggiata. Un'accusa a cui l'assessore Montini risponde affermando che "le correnti vanno da Rimini verso Riccione e da Riccione verso Rimini". Oltre ad evidenziare l'impatto dei fiumi: “Molte delle acque di balneazione non a norma, anche nei comuni limitrofi, sono prossime alle foci dei fiumi che, quando ci sono forti precipitazioni, tendono a portare a riva anche residui di concimazioni agricole provenienti dall’entroterra. Non vanno trascurati gli apporti e gli impatti fluviali. Hanno infatti la loro importanza nei risultati - aggiunge - gli apporti fluviali, sui quali influiscono anche altri Comuni non costieri. Su questo territorio stiamo lavorando e ci sono tanti investimenti affinché le acque siano eccellenti".
Va inoltre ricordato che l'Emilia Romagna ha infatti uno dei sistemi più evoluti e frequenti di campionamento delle acque di balneazione, un elemento che garantisce sicurezza ai bagnanti.

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