La Procura di Rimini ha disposto l'autopsia su Sally, la micia di razza "Sacro di Birmania" uccisa la notte del 16 giugno a Gemmano, mentre stava - a detta dei padroni - tranquillamente sul balcone di casa. Un proiettile vagante avrebbe colpito la bestiola, che era stata ritrovata dopo poco morta in un cespuglio sotto casa. Ora, con grande allarme i proprietari del gatto hanno presentato denuncia perché la sua morte è dovuta alla "caccia" alle volpi che è stata scatenata nei boschi intorno Gemmano.

Sembra infatti che la popolazione di volpi nella zona sia aumentata troppo e che quindi siano state autorizzate le guardie venatorie a sfoltire un po' il numero degli esemplari. Secondo i padroni del gatto, la notte del 16 giugno scorso, il povero quadrupete a pelo rosso e bianco ha pagato il fatto di assomigliare ad una volpe.

La magistratura però ritiene la cosa ben più seria di quella che sembra, tanto che il fascicolo non solo è per il reato di uccisione di animali ma soprattutto per il reato di spari pericolosi. L'autopsia sull'animale, che nel frattempo è stato tenuto presso l'obitorio del canile di Riccione, servirà a trovare il proiettile e quindi l'arma dal quale è stato esploso.