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Cronaca

Gli ambientalisti sul piede di guerra contro l'ipotesi che la Beach Arena torni alla Bolognese

I gruppi riminesi puntano il dito anche contro l'abbattimento degli alberi per realizzare le piste ciclabili

L'estate 2020 è ancora lontana, ma le associazioni ambientaliste riminesi sono già sul piede di guerra e soprattutto contrarie che anche il prossimo anno la kermesse della Beach Arena si svolga sulla spiaggia libera della ex Colonia Bolognese. Nell’albo pretorio è stata pubblicata la richiesta per la concessione di una porzione di spiaggia libera dal 20 giugno al 14 luglio 2020. Richiesta che ha fatto drizzare le antenne WWF Rimini, Legambiente Valmarecchia, L’Umana Dimora, Fondazione Cetacea, Dna Rimini, Anpana Rimini che chiedono all’amministrazione di prendere in considerazione le loro osservazioni. I gruppi tornano a mettere in guardia sui rischi che correla fauna, in particolare i fratini che a giugno vivono il momento più delicato della nidificazione, ma anche la libertà dei riminesi di fruire una delle poche spiagge libere del territorio. Inoltre, viene messo in luce anche l'abbattimento di alberi che si ta verificando in diverse zone della città, anche per realizzare le piste ciclabili.

"In primo luogo - spiegano i gruppi ambientalisti - l’arenile di cui si chiede la concessione per due mesi è notoriamente sito di nidificazione di alcuni esemplari di fratino, specie rigorosamente tutelata dalle norme italiane ed europee. E il mese di giugno è un periodo cruciale per tale nidificazione. In secondo luogo l’area in oggetto è una delle poche spiagge libere del riminese e concederla così a lungo per uso privato, magari con l’aggiunta di altre concessioni per la parte successiva della stagione estiva, lede il diritto di molti cittadini a poter usufruire di una spiaggia libera, diritto normato e tutelato. In terzo luogo l’area è già stata individuata dalla stessa Amministrazione come sito di ripristino delle dune costiere, azione lungimirante e meritoria che non solo faciliterebbe la nidificazione del fratino, ma permetterebbe di ricostruire un ambito naturale di grande bellezza per un turismo alternativo e più sostenibile. Non siamo contrari agli spettacoli in se ma riteniamo che essi debbano svolgersi in ambiti a ciò deputati, senza occupare, e per lungo tempo, spazi di pubblica utilità e danneggiare la fauna e la flora".

Continuano nella nota che viene sottoscritta da tutti i gruppi: "A proposito di danneggiamento della flora: continua l‘abbattimento di alberi sani e utili in città, dopo la sinistra del porto ora è la volta di via Coletti e non molto tempo fa era accaduto in via Coriano. E’ paradossale togliere alberi per fare piste ciclabili, per ridurre inquinanti e migliorare la qualità della città è necessario far convivere alberi e ciclabili a discapito delle strade. Le piste ciclabili sono necessarie certo, ma la difesa del verde esistente dovrebbe essere una priorità irrinunciabile. Perciò la progettazione dovrebbe sempre tener conto dei valori esistenti, per le piste ciclabili come per ogni altro intervento che viene a modificare funzioni e spazi della città".

Le Associazioni ambientaliste ribadiranno questo principio anche nell’incontro con l’Assessora Anna Montini previstogiovedì 12 dicembre.
 

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