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Cronaca

Gli educatori scolastici di una cooperativa pronti allo sciopero

"Chi lavora come educatore ed educatrice nella scuola si trova inserito in un mondo di estrema precarietà"

Gli educatori della cooperativa Ancora sono sul piede di guerra e lo sciopero è in arrivo. La cooperativa opera nel servizio di inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole del comune di Rimini. A far partire le procedure per la convocazione sono i lavoratori organizzati con Adl Cobas. Soddisfatti che il nuovo appalto preveda l’educatore di plesso il sindacato spiega che, però, non è una misura sufficiente e restano importanti criticità legate all’applicazione del contratto.

"Dal 1 Febbraio 2020 ha avuto avvio il nuovo appalto aggiudicato alla Cooperativa Ancora Servizi per il servizio di supporto all’inclusione scolastica degli alunni/studenti disabili frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado statali nel Comune di Rimini - spiegano in una nota gli educatori - Da diversi anni attraverso la nostra organizzazione sindacale ci siamo organizzati e organizzate per veder riconosciuti i nostri diritti, e possiamo affermare con tutta serenità di aver contribuito alla attivazione, per questo nuovo appalto, della figura dell’educatore di plesso. Ma non basta. Chi lavora come educatore ed educatrice nella scuola si trova inserito in un mondo di estrema precarietà, a causa degli effetti dell’esternalizzazione dei servizi da parte dei Comuni che prevede il loro affidamento alle cooperative che vincono le gare d’appalto".

"Gare che portano ad un continuo ribasso dell’offerta e che si susseguono continuamente nel territorio provinciale, frammentando sempre di più le lavoratrici e i lavoratori del settore che molto spesso si ritrovano a lavorare in mancanza della piena applicazione del Contratto Collettivo nazionale con livelli d’inquadramento inferiori rispetto a quelli a cui hanno diritto, scatti di anzianità non riconosciuti, riduzione dell’orario di lavoro e la necessità di avere più contratti part-time con diverse cooperative per poter arrivare ad un salario dignitoso.

Nonostante l’introduzione della figura dell’educatore di plesso, rimangono numerose le criticità legate all’applicazione del contratto: il passaggio dal livello D1 al D2, livello che spetta a chi è in possesso di un titolo di studio adeguato, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale; l’adeguamento contrattuale al 100% delle ore, a dispetto di quello attuale che ne prevede l’80%, con conseguenze ovvie sulla maturazione di contributi, ferie; la copertura totale delle settimane scolastiche, che sono 33 (togliendo già i festivi), a dispetto delle 30 settimane di copertura attuali, che costringono le scuole a “risparmiare ore” a discapito degli stipendi degli educatori ma soprattutto della qualità del lavoro educativo.

In questi ultimi mesi abbiamo, inoltre, attivato un lavoro di inchiesta telefonica, ovvero chiamare ad uno ad uno gli educatori e le educatrici del territorio occupati presso il nuovo appalto Ancora Servizi nelle scuole del Comune di Rimini per capire quale poteva essere il livello di partecipazione ad un possibile sciopero della categoria e quali erano le maggiori criticità lavorative riscontrate nel rapporto con la Coop. Circa l’80% delle educatrici ed educatori contattati fino ad ora (130 sui 170 occupati nell’appalto) esprimono la volontà di un cambiamento rispetto alla loro condizione lavorativa e sono disponibili allo sciopero come strumento per veder riconosciuti i propri diritti".

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