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Cronaca

Il rischio della maxi tassa di soggiorno, Rinaldis: "Sarebbe una manovra kamikaze"

La presidente Aia: "Non si può continuare a mungere il turismo". E Gnassi assicura che non ci saranno aumenti

L'aumento sulla tassa di soggiorno fa tremare albergatori e turisti. La Camera ha dato parere favorevole a un emendamento al decreto fiscale in commissione finanze che dà la facoltà ai soli comuni capoluoghi di provincia, che secondo le statistiche ufficiali abbiano avuto presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti, di elevare il limite massimo dell'imposta di soggiorno da cinque euro fino a dieci euro. Naturalmente sempre secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità. Secondo le ultime statistiche e tenendo conto delle specificità normative di Roma e Venezia (dove già è possibile aumentare), la misura riguarda pochissimi casi, come Firenze e Rimini, che presentano percentuali superiori a 20. I sindaci delle due città, se lo riterranno, potranno usufruire di questa norma per compensare i numerosi servizi offerti ai milioni di turisti che ogni anno le frequentano e per finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali". Sarà comunque necessario aspettare l'esito dell’approvazione della legge di bilancio entro fine anno.

Sulla questione il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha rassicurato che a Rimini "non ci sarà l'aumento", la tassa è infatti già stata adeguata a inizio anno, mantenendo tariffe accessibili e popolari. A Rimini nessun albergo a cinque stelle tocca il massimo dei 5 euro, si arriva a circa 3,50 euro, andando a scendere man mano che si persono le stelle. Gnassi precisa anche che non si deve parlare di stangata, bensì di una possibilità per i Comuni a seconda dei propri obiettivi e una maggiore autonomia.

A parlare invece di una "manovra kamikaze" è Patrizia Rinaldis, presidente Aia. "Questa è la dimostrazione che il turismo non interessa a nessuno. Invece di aiutare a creare attrattiva pensano di aumentare la tassa di soggiorno. Non si può mungere solo il turismo, sarebbe una decisione contro l'economia e non sarebbe un'imposta sostenibile. Lo dico con ironia e provocazione, ma c'è il rischio che in alcuni casi si paghi più di imposta che per la camera".

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