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Cronaca

Inquinamento acustico in mare, una boa registra il rumore sottomarino

Il progetto al via da febbraio durante il lockdown e adesso il sistema continua a registrare i rumori e le differenze

Si è concluso con successo domenica 31 maggio il riposizionamento, nella zona protetta adiacente la piattaforma non attiva Azalea A, dell’idrofono che il progetto europeo Soundscape: paesaggi sonori nel Mare Adriatico settentrionale e il loro impatto sulle risorse biologiche marine, cofinanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Interreg Italia-Croazia, sta utilizzando per registrare il paesaggio acustico sottomarino al largo di Rimini.

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Il Mare Adriatico settentrionale è un’area fortemente colpita dall’aumento del traffico marittimo, dal turismo e dallo sfruttamento delle risorse, pur avendo una biodiversità molto vulnerabile. Tutte queste attività antropiche comportano, fra le altre cose, un aumento importante dell’inquinamento acustico sottomarino. L’obiettivo principale del progetto è quello di studiare l’inquinamento acustico sottomarino attraverso il posizionamento di idrofoni nell’area del Nord Adriatico italiano e croato, valutarne l’impatto sulle forme di vita marine (soprattutto pesci, cetacei e tartarughe) e infine sviluppare un piano di mitigazione del problema.

Questa operazione di ricollocazione dell’idrofono è stata possibile grazie alla concessione dell’utilizzo dell’area a Fondazione Cetacea Onlus (partner del progetto Soundscape) da parte di Eni S.p.a. e la collaborazione tecnica della Sub Gian Neri di Rimini. Prima di essere riposizionato sott’acqua la scorsa domenica, l’idrofono aveva registrato i suoni sottomarini per circa due mesi e mezzo, e successivamente i dati sono stati scaricati: le circa 1500 ore di registrazione verranno processate dagli esperti del progetto Soundscape insieme a quelle di altri 7 idrofoni posizionati lungo le coste dell’alto Adriatico sia italiane che croate, sia in acque internazionali.

Questo primo periodo di registrazione ha, in maniera del tutto fortuita, fotografato un momento estremamente peculiare: quello del lockdown a seguito della pandemia da Covid 19. Sarà molto interessante confrontare questi dati con quelli dei prossimi mesi, a seguito della riapertura a pieno regime di traffico nautico, pesca, diportismo e commerci via nave.

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