L'eredità accende una violenta lite tra fratelli

L'eredità. E' questa la causa che ha innescato domenica mattina un litigio familiare in un'abitazione in via Mavoncello, a Rimini. A chiedere l'intervento del 112 è stato una signora che ha spiegato che era in corso una discussione tra lei ed i suoi due figli entrambi maggiorenni. I Carabinieri hanno accertato che seppur solo verbalmente la lite era degenerato, tanto che la richiedente si trovava fuori dall’abitazione e non aveva il coraggio di rientrare in casa.

I militari dell’Arma con difficoltà per l’esasperazione degli animi, hanno convitno le parti a mitigare il tono della discussione, seppur temporaneamente. La vicenda infatti, in attesa del giudizio dell’Autorità Giudiziaria, ha radici pregresse e si trascina da tempo anche nelle aule del Tribunale di Rimini in relazione alla spartizione del patrimonio familiare in seguito alla morte del marito della richiedente.

ALTRO LITIGIO -  I Carabinieri sono intervenuti domenica pomeriggio in via Einstein per sedare la discussione tra quattro persone. A chiedere aiuto al 112 è stata la madre di uno dei litigandi, preoccupata perché temeva che la discussione, svoltasi nell’androne delle scale, potesse degenerare. Immediatamente è arrivata una pattuglia del nucleo radiomobile che ha constatato la presenza dei giovani e riusciva a calmare gli animi, facendo comprendere l’estrema banalità che aveva fatto scaturire la lite verbale.

Infatti le cause di tale discussione erano da attribuirsi a schiamazzi dei tre ragazzi, poco attenti al riposo del figlio della signora che stava dormendo in previsione del turno lavorativo notturno. Gli epiteti poco educati dei tre ragazzi, rivolti all’uomo che chiedeva, esasperato, semplicemente di riposare non avevano certo migliorato la situazione. I Carabinieri sono riusciti con la pazienza a far comprendere le responsabilità ad entrambe le parti che si scusavano a vicenda per il rispettivo comportamento.