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Cronaca

Esperimenti genetici per creare ibridi di cane lupo, nei guai allevatrice

La donna è finita nel mirino di una maxi indagine del Cites che ha fatto emergere la pratica di incrociare gli animali

Smantellato dalla Forestale un traffico di genetica canina che avrebbe dato vita a ibridi dalla natura particolarmente aggressiva. Perquisizioni in tutta Italia. Denunciati otto allevatori per detenzione di specie protetta, falso in atto pubblico e violazione della legge sulla caccia. Sequestrati 37 esemplari di cane lupo cecoslovacco ibridi di prima generazione. Nel mirino del Corpo Forestale è finita anche una allevatrice riminese di 59anni, la cui abitazione è stata perquisita, trovata in possesso di documentazione compromettente.

L'operazione nasce da un esposto anonimo inviato a diverse istituzioni competenti. In Italia attualmente esistono oltre 120 allevamenti di cani appartenenti alla razza lupo cecoslovacco, un cane di taglia medio-grande appartenente al gruppo dei pastori e bovari. Il cane lupo cecoslovacco ha  la tempra, la mentalità e l'addestrabilità di un pastore tedesco e la forza, le caratteristiche fisiche e la resistenza di un lupo. Le indagini condotte dalla Forestale hanno evidenziato che alcuni allevatori  avrebbero fatto accoppiare in maniera fraudolenta esemplari di lupo cecoslovacco con lupe selvatiche provenienti dai Carpazi (Lupo europeo), dal Nord America (Lupo del Mackenzie) e in alcuni casi con lupi appenninici per migliorare le caratteristiche genetiche e morfologiche della razza. Il cane lupo cecoslovacco molto di moda in Italia e all'estero ha un valore sul mercato che può arrivare fino a 5.000 euro ad esemplare. 
 
In Italia, non solo è proibito l'accoppiamento di animali domestici con quelli selvatici, ma è anche vietato detenere lupi fino alla quarta generazione, in assenza delle prescritte autorizzazioni, poiché considerati specie protetta dalla Convenzione Cites (Appendice I) e perché ritenuti animali pericolosi per la salute e la pubblica incolumità. Secondo alcune indagini svolte dalla Forestale tra Modena e Reggio Emilia, si sarebbero verificati in natura fenomeni riproduttivi dovuti alla diffusione accidentale di esemplari ibridi. L'ipotesi potrebbe essere ricondotta al ritrovamento avvenuto nei mesi scorsi di alcuni cani uccisi a fucilate o da bracconieri che le avrebbero scambiati per lupi o dagli stessi allevatori illegali perché ritenuti ingestibili.

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