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Cronaca

Chiede rinnovo documento ma si trova interdetto, il calvario di un disabile

A denunciare quanto avvenuto negli uffici del Comune di Rimini è il parlamentare europeo Marco Affronte eletto nelle file dei grillini

Una vicenda definita "kafkiana" quella denunciata dall'eurodeputato riminese Marco Affronte (M5S) e divenuta oggetto di una interrogazione alla Commissione Europea. Teatro di tutto l'Ufficio Anagrafe del Comune di Rimini dove, secondo il racconto del parlamentare europeo, "un cittadino affetto da distrofia muscolare si era recato per fare una firma ed ottenere il rinnovo del documento d'identità". Al momento di apporre la firma, però, sarebbero sopraggiunti i problemi: "purtroppo la condizione fisica del cittadino - prosegue Affronte - gli ha impedito di eseguire correttamente il gesto di firmare. Un problema transitorio, che nulla ha a che vedere con le sue condizioni psichiche e la sua capacità di intendere e di volere, che sono intatte. Purtroppo però il documento gli è stato rilasciato con la dicitura 'impossibilitato'".

"Una situazione kafkiana - rileva l'europarlamentare 5 stelle - nella quale la burocrazia toglie diritti ad una persona: infatti d'ora in poi dovrà nominare un amministratore di sostegno o un delegato per poter disporre delle proprie volontà, con evidenti gravi limitazioni della propria autodeterminazione e il conseguente aggravio economico. Noi sappiamo che in altri Paesi d'Europa esistono altri modi per sottoscrivere le proprie volontà, quali l'impronta digitale, la firma elettronica, ma in Italia tutto ciò non èapplicabile. Per questo - annuncia Affronte - abbiamo presentato un'interrogazione alla Commissione per chiedere come sia indirizzata l'Unione europea su questo tema e come la questione sia affrontata in altri Stati".

In una nota stampa, il Comune di Rimini ha replicato a quanto denunciato da Affronte specificando che "la situazione rappresentata è da tempo al vaglio degli uffici competenti per la sua complessità che discende da un impianto legislativo nazionale, allo stato attuale non aggirabile. Va detto infatti che nei mesi scorsi gli stessi assessore delegato e il dirigente responsabile dell’ufficio Anagrafe, hanno contattato personalmente parlamentari locali al fine di offrire una soluzione definitiva al problema specifico. E cioè per intervenire con una modifica alla legge che permetta anche la ‘firma oculare’ (cioè con il supporto di attrezzature telematiche che consentano di apporre la firma sui documenti d’identità utilizzando gli organi visivi), in presenza di un’impossibilità fisica; cosa che, con le disposizioni attuali, non è consentita né permessa né derogabile".

"Se come dichiarato dall’eurodeputato Affronte -conclude palazzo Garampi - potrà essere l’Unione Europea a intervenire sul Ministero dell’Interno per favorire una modifica alla legge italiana, in modo da renderla più puntuale e moderna, ciò non può che essere visto con il massimo favore dal Comune di Rimini e dagli uffici competenti. Si specifica altresì che la dicitura ‘impossibilitato’ riportata sul documento d’identità regolarmente rilasciato non comporta alcuna delle conseguenze rilevate dal deputato Affronte, a partire dalla nomina di un amministratore di sostegno”.

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