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Cronaca

Massacra la compagna e tenta di infettarla con il virus dell'Hiv

Due anni d'inferno per la donna che, solo casualmente, aveva scoperto che il suo aguzzino era sieropositivo

Si sono conclusi con una condanna nei confronti del bruto i due anni d'inferno passati da una 40enne massacrata di botte, e col rischio di contrarre l'Aids, da parte del compagno. La vicenda inizia nel gennaio di quest'anno quando il bruto, un 40enne, venne arrestato in seguito alla denuncia della vittima. La donna aveva raccontato che nel corso della loro relazione, iniziata alla fine del 2014, il compagno aveva iniziato ad avere un comportamento molto violento e che, quando abusava di alcolici, si scatenava massacrandola di botte. Una situazione sempre più difficile con la vittima che, nel corso del tempo, aveva riportato anche una serie di fratture tra cui quella del bacino e del naso.

All'insaputa della signora, inoltre, il 40enne era anche sieropositivo e pretendeva di consumare i rapporti sessuali senza protezione esponendola al rischio di contagio dell'Hiv. La donna, solo casualmente, aveva scoperto della malattia quando si era accorta dei farmaci retrovirali che lui assumeva. In seguito alla denuncia, l'uomo era stato arrestato e finito a processo e, dalle analsi, fortunatamente è emerso che la vittima non era stata contagiata. Nella mattinata di martedì, il 40enne è stato condannato dal giudice Monocratico del Tribunale di Rimini a 4 anni e 8 mesi di reclusione.

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