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Cronaca

Massacra la moglie mentre tiene in braccio la figlia di 18 mesi

Serata agitata nel primo entroterra riminese coi militari dell'Arma poi costretti a farsi medicare in pronto soccorso

Serata agitata, quella di domenica, nell'immediato entroterra riminese coi carabinieri intervenuti per aiutare una donna picchiata dal marito. Il parapiglia si è scatenato verso le 23, nella zona di San Martino in Riparotta, in seguito alla segnalazione di una violenta lite domestica. Quando i militari dell'Arma sono arrivati sul posto si sono trovati davanti un albanese 28enne che, in preda ai fumi dell'alcol, stava massacrando di botte la moglie minacciandola con un coltello. Alla vista delle divise, lo straniero invece di calmarsi ha aggredito i carabinieri con calci e pugni e, non senza fatica, i militari dell'Arma sono riusciti ad immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Sul posto è intervenuta l'ambulanza del 118 e, la vittima, è stata portata in pronto soccorso dove, i sanitari, l'hanno medicata per una ferita allo zigomo e per varie escoriazioni per poi dimetterla con una prognosi di 14 giorni. Anche i carabinieri, rimasti lievemente feriti nella collutazione e, medicati all'Infermi, sono stati giudicati guaribili in 7 giorni. Fortunatamente la figlia della coppia, una piccola di 18 mesi che durante la lite tra i genitori era tra le braccia della madre, non ha riportato lesioni. Il 28enne, portato in caserma con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Processato per direttissima lunedì mattina, il giudice ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

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