Rimini migliora per qualità della vita, Gnassi: "Sviluppo con la cultura e non con il cemento"

"Dobbiamo avere la capacità di continuare il processo di ammodernamento strutturale, la cultura come asset di sviluppo al posto della predominanza del cemento". Rimini nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita recupera sette posizioni in un anno e si piazza ventesima. Svettando addirittura per quanto riguarda cultura e tempo libero. Ma, come da tradizione, il sindaco Andrea Gnassi non si lascia andare a facili entusiasmi, dato il "peso relativo di queste analisi di fine anno nell'esatta individuazione della traiettoria di un territorio". Se ne possono però trarre, aggiunge, "indicazioni di lavoro un po' più a largo raggio". A partire dalla presenza di cinque province dell'Emilia-Romagna nei primi 20 posti della graduatoria. Oppure il trend in salita di Rimini nell'ultimo biennio, "nello stesso momento in cui altre province fanno più fatica". In generale l'area riminese spicca sempre, e quest'anno ancora di più, per i servizi alle persone, non solo sotto forma dell'accoglienza turistica e dell'offerta culturale, ma anche negli indici ambientali, nel numero di imprese innovative, quinta in Italia, e in altri indicatori che "si sintetizzano in un'alta aspettativa di vita media", quarta, e in "un'ottima capacità di attrattore di nuove residenze interne". E, conclude Gnassi, "in questo direzione dobbiamo lavorare, chiedendo anche allo Stato di fare lo Stato, e cioè rispettando i propri impegni. I trend dimostrano come "possiamo avere un ruolo primario nella parabola di tutto il Paese, modernizzando e quindi esaltando le nostre capacità, il nostro modello di sviluppo, che per avere senso e forza può fare a meno di essere invasivo".
(Agenzia Dire)